Bambino autistico escluso dalla prima comunione, andrà dal Papa. La mamma: «Abbiamo accettato l'invito»

Udienza nell'Aula Paolo VI il 17 giugno con tutta la Diocesi di Teramo. Attese settemila persone, tra loro anche la famiglia del piccolo C. che vive a Silvi Marina

Domenica 4 Giugno 2023 di Rosalba Emiliozzi
L'entrata in chiesa del piccolo C con i genitori Daniele e Monia

Daniele e Monia hanno raccolto l’invito del vescovo Lorenzo Leuzzi e con i loro due bambini andranno dal papa, in Vaticano, il 17 giugno, in una udienza speciale che Francesco dedica interamente alla Diocesi di Teramo. Ci sono già tantissimi pullman in partenza per Roma e quattro posti sono stati riservati a questa famiglia speciale che vive a Silvi Marina, in provincia di Teramo. «Ci ha ricontattati il nostro parroco, padre Antonio - dice mamma Monia - e abbiamo deciso che andare dal pontefice. Saremo io, Daniele e i nostri due figli. Speriamo di poter incontrare il Papa».

Il loro caso è arrivato alla ribalta nazionale domenica 14 maggio quando il figlio più grande -  C., 10 anni e mezzo, autistico -  è stato escluso dalla cerimonia della Prima Comunione perché avrebbe potuto disturbare. Le prove della celebrazione, il venerdì precedente, non erano andate  bene: C. aveva corso in chiesa, era caduto un cero, c'era stato un po' di trambusto e il parroco dell'Assunta aveva proposto ai genitori una cerimonia più defilata, in una cappella adiacente, o un giorno a loro scelta. Il papà, che crede e persegue la piena inclusione, si era opposto, voleva per il suo bambino una Comunione insieme agli altri bambini che poi sono per lo più i suoi compagni di scuola, gli amichetti che vede ogni mattina sullo scuolabus, che abbraccia e bacia in slanci di affetto che sono nel suo carattere estremamente sensibile.

E visto che nella sua parrocchia non era  più possibile ricevere la Prima Comunione, il papà si era rivolto al sacerdote, l'argentino don Gaston, della chiesa di Santissimo Salvatore, a Silvi Pese, dove il bambino ha potuto ricevere il sacramento in un messa organizzata in poche ore solo per lui, ma che è stata alla fine una grande festa con corteo, cori, parenti, insegnanti di sostegno e amici di famiglia. Mancavano i compagnetti, che nella stessa ora stavano ricevendo il sacramento a 5 chilometri di distanza, ma per C. è stato lo stesso una festa. Sul caso si sono alzate molte polemiche. Il vescovo e il  parroco poi si sono scusati parlando di un'incomprensione, un malinteso. I genitori, fermi nella loro condanna a quello che hanno sentito come una discriminazione, hanno perdonato e ora guardano avanti pensando all'incontro con il Papa tra pochi giorni. «C. sta bene - dice la mamma - frequenta la quarta elementare, è sempre affettuoso con tutti,  ma ormai la scuola sta quasi per finire.

Stiamo cercando qualche attività o campi estivi da far fare ai bambini, ma per ora non abbiamo trovato nulla. Il nostro Comune non è attrezzato soprattutto con il personale».   

«Incontrare papa Francesco, nell’Anno berardiano, è una tappa storica nel nostro impegno di crescere nella comunione con tutta la Chiesa universale e di condividere con il Papa l’impegno di annunciare il Vangelo nel cambiamento d’epoca. Il cammino sinodale che stiamo vivendo si arricchisce di una esperienza davvero provvidenziale che ci incoraggia a promuovere e a sviluppare con sempre maggiore creatività la diaconia nella storia della nostra Chiesa diocesana», ha scritto sul sito della Diocesi il vescovo Lorenzo Leuzzi. Ecco il programma della visita  del 17 giugno: ore 8,30 ingresso in  Aula Paolo VI, ore 11: udienza speciale con Papa Francesco,
ore 12,15: celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro. Fino a qualche giorno fa erano stati  organizzati 130 pullman con settemila persone in partenza dall'Abruzzo per la Capitale.

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