Azzolina: «La scuola non è la causa dell'aumento dei contagi. Rientro graduale per tutti»

Mercoledì 18 Novembre 2020
Azzolina: «La scuola non è la causa dell'aumento dei contagi. Rientro graduale per tutti»

Le scuole non sono responsabili dell'aumento dei contagi. Ne  è convinta la ministra Azzolina che oggi ha ribadito la sua posizione sulla necessità della didattica in presenza. «La scuola non ha avuto un'incidenza decisiva per l'innalzamento dei contagi, non avevo dubbi. In estate si è lavorato tanto e gli adulti sono stati bravi a far rispettare le regole. Sarò davvero soddisfatta quando tutti gli studenti saranno tornati in classe. Ci sarà un ritorno graduale, guarderemo la curva e poi decideremo».

ha detto la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, intervenendo ai microfoni di "Non stop News" su Rtl. « Spero - ha aggiunto - che le limitazioni odierne siano temporanee. Ahimé il ministro dell'Istruzione non può decidere sull'apertura o chiusura della scuola, decidono gli enti locali».

«C'è un regionalismo delle diseguaglianze in questo momento: alcuni bambini vanno a scuola in zone rosse e altri non ci vanno anche se non in zone rosse. Credo il problema sia culturale: la scuola è sempre stata trattata come la Cenerentola del Paese da tutti i punti di vista, anche dei tagli; oggi questo sta cambiando, anche in legge di bilancio e anche dal punto di vista dell'attenzione delle famiglie, degli studenti, dei media».

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«Tutti gli studi concordano sul fatto che l'apertura delle scuole non ha avuto una parte determinante sull'aumento dei casi in generale e ci sono evidenze che riguardano l'età scolare: ci si contagia molto meno tra i bambini piuttosto che tra gli adulti», ha proseguito la ministra la quale, rispondendo ad una domanda, ha spiegato poi che nel Recovery Fund ci sono «diversi progetti, in primis sull'edilizia scolastica, per mettere a posto le scuole e costruirne di nuove, gli ambienti di apprendimento non sono secondarie, sono importanti per fare una didattica diversa che non sia la lezione frontale che gli studenti non amano più di tanto, poi ci vuole la formazione del personale scolastico tutto. Altro progetto riguarda gli Its». 

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Sulla presenza in classe degli studenti liceali la ministra ha poi aggiunto: «So che gli studenti pensano agli esami di maturità, vedremo nei prossimi mesi: posso dire che l'anno scorso, quando dovevamo decidere come fare l'esame di maturità, abbiamo coinvolto gli studenti, molte loro proposte, che erano molto mature, le abbiamo accolte; assicuro che non prenderemo alcuna decisione senza coinvolgerli». Così la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina a Rtl.

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