Covid e Sardegna, il fratello del ristoratore dei vip: «Johnny voleva fuggire da Porto Cervo adesso è in terapia intensiva»

Venerdì 28 Agosto 2020 di Alessia Marani
Covid e Sardegna, il fratello del ristoratore dei vip: «Johnny voleva fuggire da Porto Cervo adesso è in terapia intensiva»

Giuliano Micalusi è il fratello e socio di Johnny, 56 anni, il ristoratore dei vip, titolare dell'Assunta Madre che quest'anno ha portato il brand anche al Sottovento di Porto Cervo. Aspettava il fratello martedì sera a Roma, invece, Johnny si è sentito male, è stato soccorso dall'ambulanza e ora è all'ospedale Covid center di Sassari.

Giuliano come sta suo fratello?
«Da ieri è intubato e sedato. I medici hanno deciso così per aiutarlo meccanicamente nella respirazione. Proprio poco fa mi hanno fatto sapere che i polmoni hanno reagito bene, che c'è ossigenazione. Le condizioni sono stabili. Ovvio, siamo in apprensione. Possiamo solo sperare e aspettare».

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Quand'è che Johnny ha saputo di essere positivo?
«In verità è successo tutto in poco tempo: cotto e mangiato. Martedì mattina ci siamo sentiti al telefono perché dovevamo metterci d'accordo per ritrovarci la sera qui a Roma. Lui avrebbe raggiunto con la macchina Olbia e da lì avrebbe preso il traghetto con il figlio. Ma si sentiva stanco, fiacco, aveva dei dolori. Infatti, era titubante se partire o meno. Ma non pensavamo proprio al Covid, non aveva nemmeno la febbre».

E poi che cosa è successo?
«È successo che mio fratello ha avuto due mancamenti improvvisi. Un'ambulanza lo ha portato al pronto soccorso di Olbia e da lì hanno capito che poteva avere il Coronavirus e, quindi, lo hanno trasferito all'ospedale di Sassari che ha il reparto Covid».
 



Che cosa le aveva detto Johnny prima che si ammalasse?
«Che voleva andarsene dalla Sardegna perché aveva paura, per questo aveva stabilito di rientrare prima del previsto. Lui è sempre stato molto timoroso, non sottovalutava il rischio Covid e, per questo, siamo tutti meravigliati che proprio lui sia stato contagiato».

Ma durante il suo soggiorno in Costa Smeralda Johnny è stato contornato da vip, lo conoscono in tanti, in tanti avranno voluto salutarlo...
«Guardi, Johnny indossava sempre la mascherina, salutava col gomito, aveva bandito baci e abbracci. Mio fratello pesa 140 chili, è diabetico, in passato ha sconfitto altre malattie ed era stato dieci giorni in coma. Non andava a ballare, quando andava a cena al ristorante stava in un tavolo appartato, non gli piaceva stare nella calca. Noi che abbiamo le attività stiamo ancora più attenti».

E allora come se lo spiega il contagio?
«Come e da chi sia stato infettato è impossibile stabilirlo. Ma la colpa credo che sia di questi giovani che prima erano stati a Ibiza e che poi hanno riempito la Costa Smeralda. Cinque mesi di sacrifici e di lockdown buttati via per colpa di quattro scemi arrivati dalla Spagna. Sono arrivato a pensare che ormai in Sardegna il virus sia nell'aria, veicolato dal maestrale che soffia sempre».

Quando ha sentito Johnny l'ultima volta?
«Ieri (mercoledì, ndr) prima che lo sedassero. Mi ha tranquillizzato. Però l'attesa è brutta perché non puoi nemmeno vederlo, resti appeso alle telefonate che ti arrivano due volte al giorno dall'ospedale. Comunque mio fratello sa, è tosto, la vita ha già dimostrato che lassù dove c'è una giustizia divina, quella vera, ancora non lo vogliono...».
 

Ultimo aggiornamento: 15:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA