Covid, l'Italia della solidarietà: dalla star dei social ai carrozzieri, fino ai barbieri napoletani

Giovedì 29 Ottobre 2020 di Francesco Malfetano
Covid, l'Italia della solidarietà: dalla star dei social ai carrozzieri, fino ai barbieri napoletani

A Dopo giorni di tensioni, rivendicazioni e scontri, l’Italia riscopre anche il suo volto solidale. Così, all’indomani del Dpcm, che ha imposto le discusse chiusure di bar e ristoranti alle 18, gli utenti dei social corrono in soccorso dei ristoratori spingendo alle ordinazioni d’asporto. Ma ci sono anche i carrozzieri di Rimini che, venuti a conoscenza di un raid vandalico nei confronti delle auto di medici ed infermieri impegnati a combattere il Covid, decidono di ripararle gratis.

Un orgoglio tutto italiano, fatto appunto, anche da professionisti che vogliono far sentire la propria presenza.

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A Napoli ad esempio, barbieri ed acconciatori hanno deciso di offrire ai colleghi ristoratori un taglio di capelli o una “barba” gratuitamente. Ognuno fa quello che può. Un’iniziativa o anche solo un gesto. Così in Umbria farmacie e Regione offrono i test sierologici gratuiti, e le associazioni di categoria istituiscono numeri telefonici di supporto psicologico per stare vicino a chi potrebbe finire sopraffatto dalle chiusure. Al di là delle polemiche quindi, c’è una parte del Paese che prova a compattarsi perché nessuno, almeno stavolta, venga lasciato indietro.

Gli acconciatori

Capelli tagliati gratis a baristi e ristoratori in difficoltà economica

«Un taglio gratis per ogni imprenditore o dipendente del settore della ristorazione. Questo è il nostro abbraccio di solidarietà». Sin dalle primissime ore dell’entrata in vigore del nuovo contestato Dpcm governativo, a Napoli, proprio mentre continuavano le proteste in strada, barbieri e parrucchieri hanno scelto di schierarsi al fianco dei colleghi imprenditori della ristorazione. Gli acconciatori napoletani infatti, hanno stabilito che per tutto il periodo delle restrizioni «come gesto simbolico» offriranno gratuitamente a ristoratori e dipendenti. Un modo semplice per dimostrare la propria vicinanza, messo in piedi da una categoria che pochi mesi fa ha vissuto sulla propria pelle il trauma, personale ed economico, di dover lasciare abbassate le serrande.

Ad annunciarlo, estendendo l’iniziativa fino al prossimo 24 novembre, è la Casartigiani Napoli insieme all’associazione specifica della categoria “Acconciatori Fashion Lab”. «È un gesto piccolo, simbolico - ha detto alla stampa locale il presidente dell’associazione Luciano Luongo - ma che vuole dimostrare il nostro abbraccio e la solidarietà in unmomento di grande sconforto e preoccupazione che anche la categoria degli acconciatori ha vissuto nei lunghi tre mesi di lockdown». Per il momento in città hanno già aderito più di 50 parrucchieri ma, fanno sapere, anche nei paesi della provincia ci si sta organizzando.

I meccanici

Rimini, riparazioni per le auto sfregiate di infermieri e medici 

Da qualche giorno in tutta la Penisola si sono verificati diversi episodi di vandalismo nei confronti delle auto dimedici e paramedici nei parcheggi degli ospedali. Atti vili attribuiti ai negazionisti della pandemia che vedono nei professionisti sanitari dei nemici da combattere. A Rimini ad esempio, nella notte tra sabato e domenica, sono state danneggiate seriamente almeno 30 auto posteggiate fuori dall’ospedale Infermi.Medici e personale sanitario hanno quindi dovuto fare i conti con parabrezza sfondati e lamiere sfasciate, oltre che con una frustrazione impossibile da quantificare.

In loro supporto però sono arrivati i carrozzieri di Rimini e di San Marino che, attraverso la propria associazione di categoria, hanno fatto sapere di essere pronti a farsi «carico di tutti i costi di manodopera per le riparazioni e la pulizia delle auto - hanno detto - restano esclusi i soli costi vivi dei ricambi necessari per i quali invitiamo fin da ora i nostri fornitori a riconoscere sconti speciali facendo anche loro la loro parte in una azione di sostegno che sentiamo nascere dal profondo». Un gesto nobile pensato per rispondere a «gesti vigliacchi rivolti assurdamente nei confronti delle persone più esposte ai rischi ed alle difficoltà del paese».

 

I social

Il tam tam: «Adotta un locale e ordina la cena» 

A cena fuori restando a casa. Sta diventando virale sui social network l’appello di utenti, famosi e non, a supportare i ristoratori del proprio quartiere. «Basta poco per dargli unamano» si legge un po’ su tutte le piattaforme «ordiniamo un pasto da loro e aiutiamoli a superare questo bruttomomento». Con le serrande abbassate dal Dcpm alle 18 infatti, pub, bar e ristoranti rischiano di perdere gran parte del proprio fatturato. Tuttavia, fino alle ore 24, possono dedicarsi al servizio d’asporto e al food delivery, unico appiglio concreto in questo momento per affrontare la serrata. Un’iniziativa a cui, a suo modo, in questi giorni ha deciso di aderire anche qualche volto noto. Tra questi, a Roma, Leonardo Bocci, attore e star di Instagram, ha deciso letteralmente di scendere in strada. «Mi ero stancato di fare solo post polemici contro la gestione della pandemia e ho provato a fare qualcosa in più - racconta al telefono - così ho deciso di iniziare a consegnare la cena alle persone aiutando un ristoratore». Funziona così: il ristorante prescelto da Bocci (uno diverso ogni sera) riceve l’ordine e lui lo porta a casa del cliente raccontando il tutto sui social in modo da sfruttare la sua visibilità (66mila follower su Instagram) per dare una mano. «Basta poco in questimomenti per fare tanto» aggiunge il 30 enne, «spero che qualchemio collega faccia lo stesso».

 

Le farmacia

Gli studenti e i nonni in Umbria non pagano per il test sierologico

Test gratis per gli studenti e i loro nonni. è l’iniziativa lanciata in Umbria dalla Regione con il supporto delle farmacie, private e comunali, per rendere il più rapido, efficiente ed accurato possibile lo screening della popolazione scolastica. Tracciare persone contagiate e,magari asintomatiche, per spezzare le catene dei contatti è infatti un’operazione non semplice che, come ripetuto più volte, necessità soprattutto di rapidità. Per questo, garantire la presenza sul territorio, di avamposti che gratuitamente offrono test rapidi sierologici pungidito può risultare determinante.

Non è un caso infatti se anche ilministro della Salute Roberto Speranza sta lavorando in questa direzione, per rendere le farmacie sempre più un punto di riferimento per i cittadini, soprattutto con le difficoltà che attanagliano gli ospedali. Al momento per l’iniziativa umbra di tracciamento, sono già stati messi a disposizione 30 mila test che verranno somministrati, su prescrizione, agli studenti delle scuole materne, elementari,medie e superiori (in generale fino ai 19 anni), e ai loro familiari, soprattutto se anziani, anche se non residenti nella stessa abitazione. L’idea è legata al fatto che la scuola. nonostante attenzioni e protocolli, possa trasformarsi in un pericoloso luogo di contagio da monitorare con costanza per garantire la sicurezza di tutti. 

 

Gli psicologi

Un numero dedicato per dare assistenza agli imprenditori

«I l bilancio del 2020 per i pubblici esercizi è impietoso. Eppure le scadenze fiscali, gli stipendi da pagare, gli affitti da onorare, restano. È comprensibile che le persone possano sentirsi mancare la terra sotto i piedi e perdere di vista i propri obiettivi. Noi abbiamo deciso di costruire per loro un luogo sicuro dove per prima cosa parlare e poi ritrovare l’equilibrio necessario a ripartire». Così Valentina Picca Bianchi, presidente delle Donne Imprenditrici di Fipe Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, ha descritto il nuovo servizio di supporto psicologico Pronto, ci sono!.

Un’iniziativa che già da qualche settimana mette a disposizione degli imprenditori uno sportello telefonico gratuito di counseling, gestito dagli psicologi professionisti del Centro Paradoxa di Treviso, che si pone come obiettivo principale quello di ascoltare, per poi aiutare chi è in difficoltà. Ma programmi simili sta nascendo anche sui territori. Da quello lanciato dalla Confcommercio in Sardegna fino allo sportello della Regione Veneto, riconvertito in ottica anti Covid, dopo essere stato messo a supporto prima di chi si è trovato in difficoltà per la crisi finanziaria negli anni scorsi e poi per i cittadini truffati dalle banche.

Ultimo aggiornamento: 11:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA