Coronavirus, a Palermo cinesi chiudono negozi: paura contagio

Mercoledì 26 Febbraio 2020
Coronavirus, a Palermo negativa ai test la comitiva con cui viaggiava la turista contagiata

I cinesi chiudono i negozi a Palermo. I commercianti cinesi chiudono i negozi per paura del contagio da Coronavirus dai turisti e dai palermitani dopo la scoperta di tre persone positive al virus influenzale. Almeno fino a lunedì prossimo, molti negozi nelle zone di via Maqueda, Lincoln e Ballarò, ma anche negozi del centro vicini al porto, a Palermo, hanno deciso di chiudere. Su molte saracinesche appare la scritta «Chiuso per ferie» in altre vi sono numeri di cellulare. I negozi cinesi non chiudono normalmente neanche ad agosto. La comunità cinese di Palermo aveva gestito l'isolamento volontario di alcuni concittadini che erano tornati dalla Cina e si erano messi in quarantena da soli. «Ieri - racconta un commerciante cinese - i maggiori grossisti del commercio cinese palermitano si sono incontrati in un locale per un aperitivo.

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Lì hanno notato un gruppo di turisti provenienti da Bergamo. Tra una chiacchiera e l'altra, i turisti hanno precisato di non essere arrivati con lo stesso gruppo che attualmente si trova in quarantena a Palermo, svelando il loro percorso turistico tra le vie del centro storico, proprio nelle zone dove il popolo delle lanterne rosse ha la maggiore densità di negozi».

Un particolare che non è sfuggito ai commercianti cinesi, perché a distanza di poche è cominciato il tam tam, e già stamattina l'85 per cento dei negozi del centro ha abbassato le saracinesche. Spiega il commerciante: «Si tratta di una misura precauzionale per tenere lontano il rischio contagio che potrebbe arrivare dai turisti incontrati nel locale e dai clienti italiani venuti in contatto con loro. La comunità cinese sta solo adottando con scrupolo tutte le misure di protezione dal contagio». La chiusura dei negozi coincide con quella delle scuole ordinata dal presidente della Regione siciliana dopo che il sindaco di Palermo aveva deciso la chiusura per pulizia straordinaria.

È risultata negativa tutta la comitiva che viaggiava a Palermo con la turista bergamasca risultata positiva. La comitiva di amici è in quarantena in albergo. Non solo, fortunatamente sono risultati negativi al test anche i dipendenti dell'Hotel Mercure di Palermo che li ospita.

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«Non ci sono criticità in Sicilia. In questo momento stiamo monitorando tutti i soggetti che sono stati posti in isolamento, abbiamo voluto praticare i controlli anche su tutto il personale dell'albergo. E nella notte abbiamo avuto il responso sulla negatività di tutti i test praticati» ha detto l'assessore regionale alla Salute della Sicilia, Ruggero Razza intervenendo alla trasmissione “Mattino 5.

Nonostante i test abbiano dato esito negativo rimarranno comunque ancora in quarantena all'interno dell'hotel Mercure, a Palermo, i 26 turisti e il personale della struttura sulla base delle disposizioni previste dal protocollo per chiunque sia entrato a contatto con soggetti risultati invece positivi. Sono tre i componenti della comitiva affetti dal coronavirus: una donna di 61 anni, il marito e un'altra persona. E' stato inoltre deciso che per precauzione nel tribunale le udienze penali si svolgeranno a porte chiuse.


L'allarme in Sicilia era scattato ieri quando una turista bergamasca era risultata positiva al virus e alcune ore dopo era arrivata la conferma della positività del marito e di un'altra delle 28 persone (tutte sottoposte a controllo medico) che fanno parte di un gruppo di turisti ospiti da sei giorni all'Hotel Mercure di via Mariano Stabile, nel centro cittadino. La donna, 61 anni, si è rivolta ieri mattina alla guardia medica, dopo aver accusato una febbricola che non passava con la somministrazione di antipiretici come il paracetamolo. È così scattata la procedura di controllo e l'analisi del tampone faringeo, effettuata all'istituto d'igiene del Policlinico di Palermo, ha dato esito positivo. Gli stessi laboratori hanno esaminato gli altri due casi. Il materiale biologico è stato poi spedito all'Istituto superiore di sanità, non per una vera e propria conferma, ma per la caratterizzazione molecolare dei microrganismi. La paziente è stata subito ricoverata al reparto di infettivologia dell'ospedale Vincenzo Cervello di Palermo, dove nel pomeriggio sono state portate le altre due persone colpite dal coronavirus.
 

Ultimo aggiornamento: 19:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA