Mentre a Codogno si sta ancora cercando il paziente zero, a 90 chilometri di distanza c'è un paese che ha zero pazienti. E' Ferrera Erbognone, borgo di 1.099 abitanti che sfida tutte le leggi dell'epidemiologia: si trova nel cuore del pavese, zona martoriata dal Covid-19, eppure ne è straordinariamente immune. Tanto che i medici hanno cominciato a studiare i suoi abitanti. E benché detenga il record assoluto di assenza di contagi, non è l'unica isola felice. Ferrara, in Emilia Romagna, pare respingere il virus, il Veneto ha nel bellunese e nel Polesine le sue sacche di resistenza, in Piemonte sopravvivono le comunità delle valli, in Lazio spicca Nemi e in Sardegna si salvano i comuni dell'entroterra. Scudo formidabile contro l'infezione è la geografia, laddove l'accesso è difficoltoso il nemico fatica ad attaccare, tuttavia gli scienziati concordano che non è l'unica spiegazione. Anche la genetica, affermano, può essere un deterrente per il virus.
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PRELIEVI DEL SANGUE
È quello che stanno cercando di scoprire gli esperti a Ferrera Erbognone, comune tra i campi della Lomellina senza positivi. Il sindaco Giovanni Fassina elogia il rigore dei suoi concittadini, «la nostra popolazione è stata estremamente ligia nel rispettare le ordinanze a tutela della salute pubblica». Al paese si arriva da un'unica strada provinciale e ciò facilita l'isolamento, il fatto che i soli luoghi di aggregazioni siano la piazza e un parco agevola il distanziamento sociale. Tuttavia a pochi chilometri ci sono una raffineria dell'Agip e il Green Data center dell'Eni, che attraggono centinaia di persone. Dunque «riteniamo utile un approfondimento, i numeri sarebbero statisticamente attendibili», insiste il sindaco, che ha lanciato una campagna di prelievi del sangue volontari. A far luce sul mistero è l'istituto neurologico Mondino di Pavia, con un'analisi tecnico-scientifica dei risultati dello screening sulla formazione di anticorpi anti Sars-Cov-2. Gli anticorpi segnalano l'avvenuto contatto dell'organismo con il virus anche se, precisa l'istituto, «tale iniziativa non può assumere alcun significato diagnostico o prognostico, onde evitare di generare falsi miti e infondate aspettative nella popolazione». Per il sindaco, comunque, una ricerca è doverosa: «Io sono convinto che molte persone sono venute a contatto con il virus e hanno sviluppato l'infezione in forma asintomatica. Potremmo stabilire in che percentuale la popolazione è immune».
MALARIA E TALASSEMIA
Altro caso da manuale è Ferrara, dove da giorni le bare al cimitero arrivano trenta alla volta.