Coronavirus Lombardia, in calo contagi, ricoveri e morti

Sabato 2 Maggio 2020
Coronavirus Lombardia, in calo contagi, ricoveri e morti

Coronavirus in Lombardia, ecco i dati del bollettino del 3 maggio. I contagi sono 533 in più, in calo rispetto a ieri quando sono stati registrati 737 nuovi casi positivi, e anche rispetto al 30 aprile con 598 casi.

In un giorno sono morte 47 persone, il giorno precendete erano state 88.

I casi attualmente positivi sono 36.667 in Lombardia, e i casi positivi hanno raggiunto quota 77.002. I nuovi tamponi 13.058 nuovi tamponi. Continuano a diminuire i ricoverati non in terapia intensiva (6.529, -99) e in terapia intensiva (545, -18).

Salgono a 14.189 le vittime in Lombardia, di cui 47 nelle ultime 24 ore. Tuttavia «per quanto riguarda il computo totale, ne vanno aggiunti 282 relativi all'aggiornamento complessivo che ogni fine mese forniscono i Comuni della Lombardia e che, in questo caso, è relativo a tutto aprile». Un aggiornamento che fa lievitare, non di poco, il conteggio complessivo delle vittime lombarde.


Le vittime ad aprile. Nel mese di aprile il triste bilancio delle vittime per covid registra una significativa inversione di tendenza tra l'andamento in Lombardia e nel resto d'Italia. Lo afferma l'Osservatorio metropolitano di Milano. «Al 31 marzo - spiega l'Osservatorio - in Italia si contavano 12.428 vittime, di cui 7.199 in Lombardia (58%) e 5.229 nel resto del Paese (42%). Nel mese di aprile le vittime complessive sono state 15.539, di cui 6.573 (il 42%) in Lombardia (incremento 91%) e 8.966 (il 58%) nel resto del Paese (incremento 171%). In pratica, per tutto il periodo il tasso di incremento percentuale delle vittime in Lombardia è in costante diminuzione, stabilmente circa la metà di quello del resto d'Italia, arrivando per tutta l'ultima settimana sotto all'1%»


«Stanno emergendo continui indizi di come in Lombardia il virus fosse presente molto prima di quanto ci fossimo inizialmente immaginati - afferma il direttore dell'Osservatorio Metropolitano Bruno Dapei - e si è quindi silenziosamente e facilmente diffuso in un territorio denso e interconnesso con tutto il pianeta. Anche per questo abbiamo dovuto assistere a una improvvisa 'esplosionè di contagi e vittime senza pari nel resto del Paese. Le politiche definite, i comportamenti intrapresi dal sistema sanitario e dalla popolazione - conclude Dapei - stanno però portando risultati confortanti e ci fanno vedere la luce in fondo al tunnel».
 


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Ultimo aggiornamento: 18:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA