Coronavirus, il termometro dell'epidemia: 8 giorni fa era a 40.4, ora è 38.8

Martedì 31 Marzo 2020 di Luca Ricolfi
Coronavirus, il termometro dell'epidemia: 8 giorni fa era a 40.4, ora è 38.8

Da ieri la Fondazione David Hume rende pubblico quotidianamente (entro le ore 21) un nuovo indice sintetico utile per capire come sta procedendo l'epidemia di Coronavirus (i dettagli si possono trovare sul sito www.fondazionehume.it). L'indice si interpreta come una temperatura, e misura la velocità di propagazione del contagio su una scala che va da 42° (epidemia galoppante) a 37° (epidemia sostanzialmente arrestata).

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Ieri (ultimo giorno per cui si hanno dati) la temperatura è scesa di 3 decimi di grado rispetto al giorno precedente (domenica 29 marzo). Il miglioramento si deve sia all'andamento tendenziale delle ospedalizzazioni sia a quello dei decessi.

Nel corso dell'intera settimana (da lunedì a lunedì) la temperatura è scesa di oltre un grado e mezzo, portandosi da 40.4 (lunedì 23 marzo) a 38.8 (lunedì 30 marzo).
Il cammino per scendere a 37 gradi è tuttavia ancora molto lungo e richiede ancora enormi sacrifici alla popolazione tutta.

Perché un nuovo indice? L'idea di costruire un indice quotidiano è nata dalla insoddisfazione sia per il tipo di dati forniti dalla Protezione Civile, sia per il modo in cui essi vengono quotidianamente comunicati e commentati.

A nostro avviso i principali difetti dei dati forniti sono due:
a) la variazione giornaliera del numero di positivi al test è scarsamente informativa (e spesso fuorviante), perché pesantemente influenzata dal numero di tamponi;
b) tutte le variazioni giornaliere (non solo quella del numero di positivi) risentono gravemente dei ritardi nella trasmissione e registrazione dei dati.
In sostanza: non è possibile capire se le variazioni osservate riflettono la realtà o le politiche e le procedure messe in atto (quanti tamponi fare, quando trasmettere i dati).
L'indice sintetico di temperatura della Fondazione Hume, che misura la temperatura del paziente Italia (ossia l'avanzata dell'epidemia), è costruito per minimizzare l'impatto di questi difetti.

A questo scopo l'indice di temperatura utilizza esclusivamente le due serie più affidabili e informative (ospedalizzati e deceduti) e calcola il tasso di crescita dell'epidemia in un modo poco sensibile alle fluttuazioni nel processo di trasmissione dei dati.
 

Ultimo aggiornamento: 13:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA