Coronavirus, sui gatti via ai test sierlogici a Vo' Euganeo, in provincia di Padova, primo focolaio italiano del Covid19 insieme a Codogno. Lo scopo dei test sul sangue dei felini domestici infettati dal virus è trovare gli anticorpi. Dopo aver sottoposto a tampone per due volte i 3300 abitanti, dunque, adesso gli scienziati padovani analizzeranno i gatti di Vo' Euganeo, ora a contagio zero.
Coronavirus Veneto, Zaia: «Oggi 9 vittime. Posizione di Fontana è legittima, pronti il 4 maggio»
Covid-19, Luca Zaia: «Aumentiamo tamponi, controlliamo eventuali ritorni di contagi»
Un'equipe composta da quattro ricercatori dell'Università di Padova (sono coinvolti il Dipartimento di Biomedicina comparata e alimentazione e il Dipartimento di Medicina animale, produzioni e salute) e da un collega dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, con la supervisione dei Servizi Veterinari della Regione, come riporta il Corriere del Veneto, effettuerà un test sierologico sul sangue dei gatti domestici, per cercare gli anticorpi alla malattia. Un esame su base volontaria, grazie all'aiuto dei padroni, al quale si affiancherà l'utilizzo di campioni di sangue prelevati dai veterinari per altri motivi.
«Faremo prelievi del sangue per comprendere se, in che modo e in quale misura, i felini di questo Comune, un modello di studio unico, si siano infettati - spiega il professor Massimo Castagnaro, ordinario di Patologia generale veterinaria, a capo dell'equipe -. Prendiamo in esame i gatti perché in tema di animali domestici ed esposizione al virus c'è un unico studio, condotto a Wuhan dai veterinari della città cinese focolaio originario del Covid-19, che lo hanno riscontrato nel 10%-15% dei felini appartenenti a soggetti contagiati. E quindi, cercando gli anticorpi nel loro sangue, potremo capire se questi animali possano contrarre il virus e come rispondano».
Castagnaro sottolinea che i ricercatori sanno «che la malattia passa da uomo a uomo, ma vogliono inquadrare il potenziale ruolo del gatto.