Coronavirus, #ioresto a casa, le scuse più fantasiose dei furbetti da «vado a cena da amici» al bar che regala birra

Mercoledì 11 Marzo 2020
Coronavirus, gli effetti del decreto: bar di Parma regala birra per non sprecarla

Molteplici le conseguenze dell'emergenza coronavirus. Nell'ambito dei controlli volti a verificare il rispetto del Dpcm del 9 marzo, sono stati denunciati, nella giornata di ieri, dalla polizia di Bologna, per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità, dieci cittadini che, in situazioni e posti diversi, sono stati sorpresi, senza un giustificato motivo, in giro per la città. Sono persone prevalentemente residenti a Bologna, sia italiane che straniere, individuate in varie zone (via Marco Emilio Lepido, via Matteotti, via Belle arti, via Massarenti, via Indipendenza, via Corticella) e hanno un'età che va dai 22 ai 58 anni. Sono state denunciate dalle normali pattuglie di volante. 

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«​Vado a cena da amici». Chi se ne andava a cena da amici, chi stava seduto ai tavoli di un bar a mangiare e chi stava imbrattando con le tag una stazione.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, nell'ambito dei controlli per far fronte alle esigenze imposte dalla situazione di emergenza epidemiologica da COVID-19, ieri hanno denunciato a piede libero 5 persone: 4 - un romano, due originari della provincia di Oristano, ma residenti a Roma e un cittadino tunisino, di età compresa tra i 53 e i 59 anni - sorpresi dai Carabinieri della Stazione Roma Bravetta seduti ai tavoli esterni di un bar, regolarmente chiuso, mentre bevevano e mangiavano senza rispettare le prescrizioni. Un giovane 23enne, nato a Parigi, ma residente a Roma, è stato fermato dai Carabinieri della Stazione Roma Macao mentre era a bordo di uno scooter: alla richiesta dei militari di esibire l'autocertificazione ha detto di andare a cena di alcuni amici. A Vitinia, invece, i Carabinieri hanno individuato e denunciato, per deturpamento e imbrattamento di cose altrui, 3 giovani romani che, all'interno della locale stazione metropolitana, avevano precedentemente imbrattato le pareti interne dello scalo, con della vernice spray, realizzando le scritte. A largo di Vigna Stelluti, infine, i Carabinieri della Stazione Roma Ponte Milvio hanno denunciato a piede libero un cittadino peruviano di 51 anni, il quale, trovato a circolare a bordo di uno scooter, non ha saputo fornire una legittima giustificazione. Sempre ieri, sul litorale, i Carabinieri hanno denunciato la titolare di un ristorante di Acilia che è stata trovata con il proprio esercizio commerciale aperto oltre le 18. Un denunciato anche a Fiumicino, tre a Ladispoli.

Non si sono fermati neanche  i controlli della Polizia Locale di Roma Capitale per verificare il rispetto delle norme a tutela della sicurezza pubblica nei locali quali pub , discoteche e attività di ristorazione, secondo quanto stabilito dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Oltre 2mila gli accertamenti eseguiti ieri da circa 300 agenti, dei Gruppi territoriali unitamente ai Gruppi speciali (Gssu, Spe, Gpit e Pics). Le pattuglie, dislocate in tutto il territorio capitolino, hanno controllato i vari quartieri della città, dal Centro Storico alle periferie, con particolare attenzione alle zone tipiche della movida. Un attento monitoraggio ha riguardato l'osservanza delle prescrizioni relative alla fascia serale e notturna con sei irregolarità riscontrate e conseguenti sei denunce. Nei confronti dei gestori delle attività si è proceduto infatti con la denuncia all'Autorità Giudiziaria ai sensi dell'art. 650 del codice penale. Non sono mancate le verifiche su strada, per accertare gli spostamenti in atto con apposita verifica delle autocertificazioni, come stabilito dalle disposizioni. L'attività di vigilanza proseguirà in modo costante per garantire il rispetto delle norme poste a tutela della sicurezza collettiva, anche per verificare il rispetto dell'ordinanza della Regione Lazio emanata ieri in materia di igiene e sanità pubblica.

I frati. Quattro frati del convento francescano di Lendinara (Rovigo) sono risultati positivi al tampone per il Coronavirus, e ora tutta la comunità di 20 religiosi è in isolamento fiduciario. Lo conferma all'agenzia Ansa il padre guardiano. Appreso l'esito del test, i frati hanno subito lanciato un appello ai fedeli che avevano fatto la confessione nella chiesa di Sant'Agata il giorno 7 marzo - prima i religiosi erano altrove - perchè contattino velocemente l'Uls.

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E poi. «Non vorrei buttare tutti quei litri. Chi viene a pranzo, servito al tavolo ovviamente, o in altri orari, entro le 18 ovviamente». È il messaggio postato sui social dal gestore di un locale di Parma che ha deciso di regalare birra piuttosto che farla scadere. Considerato il crollo delle vendite per l'emergenza legata al coronavirus, il titolare è uno dei ristoratori della città emiliana che sta preferendo regalare i propri prodotti piuttosto che far scadere tutto. In questo caso la foto pubblicata dall'esercente mostra alcuni fusti di birra, ma c'è chi propone insalate o anche semplicemente il gelato. Intanto proseguono i controlli da parte delle forze dell'ordine. In provincia di Parma sono stati verificati oltre 180 locali e sono state comminate alcune sanzioni per il mancato rispetto delle norme antiassembramento.

Il Comune di Como invita i cittadini a evitare di andare a fare rifornimento di carburante in Svizzera «in quanto tale necessità non rientra tra quelle improrogabili, pertanto è possibile essere soggetti a provvedimenti penali per il mancato rispetto delle direttive governative sulla mobilità nell'area soggetta a divieto di circolazione». IL Comune «ricorda che è possibile spostarsi solo per motivi urgenti e improcrastinabili, per recarsi al lavoro, per motivi di salute e per l'acquisto di beni o servizi primari».


 

Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 12:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA