Fase 2: Milano, code alla stazione Centrale e più auto e passeggeri su bus e tram

Lunedì 4 Maggio 2020
Fase 2: Milano, code alla stazione Centrale e più auto e passeggeri su bus e tram

Coronavirus, via alla Fase 2: a Milano stamani le prime file di un centinaio di persone in coda alla stazione Centrale ai controlli per accedere ai treni. Hanno cambiato volto, rispetto a come si era abituati a vederle nelle ultime settimane, anche le strade di Milano, dove sono tornate le auto, anche se in misura minore a quanto si temeva per l'inizio della Fase 2.

Intorno alle 9:00 si sono viste di nuovo auto in coda a qualche semaforo e si sono sentiti i clacson. «Volumi ancora leggeri - spiegano dalla centrale operativa della Polizia Locale - ma i viali di scorrimento tra la Fiera e il Monumentale, con l'arrivo del traffico da nord in piazzale Kennedy, svincolo in entrata dalle autostrade A4 e A8/A9, sono molto animati. C'è traffico in tutto il capoluogo lombardo ma al momento è scorrevole, nessuna criticità». Pochi i passeggeri sui mezzi di superficie, bus e tram, e afflusso regolare nelle stazioni della metro.
 


Il sindaco di Milano Beppe Sala: «Situazione mezzi Atm sotto controllo». «Dalle 7 alle 9 la situazione stamattina sui mezzi è stata ampiamente sotto controllo, il che ci porterà a una maggiore attenzione nei prossimi giorni. La preoccupazione per la ripartenza c'era, il servizio è stato buono e i milanesi si sono comportati in maniera molto diligente». Lo ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, nel consueto videomessaggio postato sui social per fare il punto sul coronavirus. Il sindaco, dalla sala operativa di Atm, l'azienda di trasporto pubblico milanese, ha fatto un primo bilancio della situazione sui mezzi: «Abbiamo bloccato i tornelli della metro in poche occasioni - ha spiegato Sala - soprattutto in concomitanza con l'arrivo treni regionali quindi nelle stazioni di Sesto, Porta Genova e Affori ma direi» che il bilancio «è ampiamente positivo». «Anche in superficie - ha sottolineato il sindaco - abbiamo fatto una decina di salti di fermata perché c'era troppa gente a bordo ed è stato fatto un blocco di una vettura per una persona senza mascherina» Il sindaco ha poi ringraziato i milanesi «perché è stata una grandissima collaborazione, è importante prepararsi al mezzo pubblico e uscire di casa un attimo prima oltre a usare altri mezzi di trasporto».

Quindi si è rivolto «agli uomini e alle donne che stanno lavorando con me perché in questa fase si stanno dedicando più che mai». Quindi ha rimarcato: «Anche noi stiamo imparando, ci sono una serie di cose che non si sanno fare ma bisogna imparare in fretta e e noi lo stiamo facendo. Noi siamo qua con massimo impegno al limite delle nostre capacità e pronti a raccogliere i vostri suggerimenti». Sala ha poi osservato che «in sintesi siamo partiti bene» e che «i numeri cresceranno nei prossimi giorni e poi cresceranno significativamente dal 18 maggio» ma «abbiamo il tempo per mettere tutto a punto e vedere una ripartenza ancora più compiuta nella nostra città, nella speranza che i contagi rimarranno sotto controllo». Infine, il primo cittadino ha ricordato che «oggi la situazione clinica e medica è sotto controllo e ci siamo meritati di avviare questa fase 2 andiamo avanti con controlli adeguati».


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Milanoin 192 sul primo treno Milano-Napoli. Sono 192 i passeggeri imbarcati sul primo treno, il Frecciarossa delle 7:10, che è partito da Milano per Napoli con 4 minuti di ritardo. La fase di controllo dei passeggeri si è svolta in modo ordinato con le persone distanziate e tutte dotate di mascherina. La maggior parte dei passeggeri era diretta in Campania e in Puglia. Questi ultimi cambieranno treno a Roma per raggiungere la loro regione. Tra i passeggeri c'è anche l'ex pm di Mani Pulite e membro del Csm Camillo Davigo.

Roma, controlli anti-assembramento. Controlli nei principali snodi ferroviari, ai capolinea di bus e fermate metro. Sotto la lente anche parchi, ville storiche e l'esterno dei locali che potranno riaprire per la vendita d'asporto. Sono scattate nella Capitale le nuove misure di sicurezza per l'avvio della fase 2 dell'emergenza coronavirus. Massima attenzione a eventuali assembramenti che possono crearsi ora che si sono allentate le maglie dei divieti e più persone ritornano a circolare in città. Controlli dalle prime ore del mattino nelle principali stazioni della città per verificare arrivi e partenze, come anche in scali aeroportuali, marittimi e sulle strade di ingresso e di uscita dalla città. Massima l'attenzione anche ai capolinea dei bus e stazioni metro. Da oggi bus e metro potranno circolare fino alle 23.30 ma la capienza di ogni mezzo è ridotta. Si allunga l'orario di chiusura dei negozi, fissato alle 21,30, per chi può aprire. Riaprono anche i parchi. Saranno consentite passeggiate e jogging, rispettando le distanze di sicurezza ed evitando assembramenti, mentre rimarranno chiuse le aree gioco per bambini.

Roma: più auto in movimento in città e più passeggeri a Termini. Più auto in giro nella Capitale e più passeggeri in transito stamattina alla stazione Termini, con l'avvio della Fase 2 dell'emergenza coronavirus. Nello scalo romano c'è un maggior flusso di persone rispetto alle scorse settimane, ma al momento la situazione sarebbe «scorrevole». Lieve intensificazione del traffico in alcune strade della città, in particolare Salaria, Prenestina, sulla via Cristoforo Colombo in direzione Roma e sulla Tangenziale est dove in zona Corso Francia c'è una chiusura per lavori con un doppio senso di marcia nella carreggiata in direzione dello stadio Olimpico. Dalla mezzanotte sono scattate le nuove misure di sicurezza per la Fase 2. Massima attenzione a eventuali assembramenti che potrebbero formarsi ora che ci saranno più persone che tornano a circolare in città e a garantire il rispetto delle distanze di sicurezza. Sotto la lente ci sono i capolinea dei bus, i principali snodi ferroviari, i parchi e l'esterno dei locali che riapriranno per la vendita da asporto.



Superati i 3.5 milioni di casi nel mondo. I casi di coronavirus dichiarati in tutto il mondo hanno superato ad oggi i 3,5 milioni, tre quarti dei quali in Europa e Stati Uniti. Lo rende noto l'agenzia di stampa francese Afp, citando dati ufficiali. Sono stati registrati, infatti, almeno 3.500.517 casi di infezione, inclusi 246.893 decessi, in particolare in Europa, il continente più colpito con 1.547.180 casi e 143.584 morti, nonché negli Usa (1.158.040 casi, 67.680 decessi). Il numero di casi, tuttavia, riflette solo una frazione del numero effettivo di infezioni, con un gran numero di paesi che testano solo pazienti gravi.

Germania: 679 casi e 43 decessi in un giorno. La Germania registra in 24 ore 679 casi e 43 decessi legati alla pandemia di coronavirus. È quanto emerge dall'ultimo bollettino dell'Istituto Robert Koch, secondo cui nel Paese sono in totale 163.175 i contagi dall'inizio dell'emergenza sanitaria e 6.692 i morti. I dati di ieri parlavano di 793 casi e 74 morti in un giorno. La Baviera, con 42.997 contagi e 1.926 morti, resta la regione più colpita. Berlino registra 6.010 casi e 154 decessi.


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Corea del Sud: nessun caso locale, 8 importati. Per il terzo giorno in Corea del Sud non si registrano casi di trasmissione locale di coronavirus. Lo rendono noto i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Kcdc), come riporta l'agenzia Yonhap. Il Paese registra però otto nuovi casi 'importatì di coronavirus, e il totale sale così a 1.099, e altri due decessi che fanno salire il bilancio a 252 morti. In Corea del Sud sono in totale 10.801 i contagi dall'inizio dell'emergenza sanitaria, il 64% nella zona di Daegu (300 km a sudest della capitale Seul). Nel Paese, con una popolazione di circa 50 milioni di persone, dal 3 gennaio scorso sono stati effettuati 633.921 test e sono 9.217 le persone dichiarate guarite dopo aver contratto l'infezione.

Nuova Zelanda: primo giorno senza casi. Per la prima volta dall'inizio del lockdown il 25 marzo, la Nuova Zelanda non ha registrato nessun nuovo caso di coronavirus. Lo hanno annunciato le autorità sanitarie del Paese secondo quanto riportato dal Guardian. La premier neozelandese, Jacinda Ardern, aveva annunciato una settimana fa la «vittoria» sul Covid-19. Nei prossimi giorni il governo si riunirà per decidere un ulteriore alleggerimento delle restrizioni già allentate da lunedì scorso.


 


 
 
 

Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 16:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA