Coronavirus, stretta sui trasporti: governo vara decreto

Mercoledì 18 Marzo 2020 di Umberto Mancini
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Stretta sui trasporti ferroviari. Lo stabilisce il decreto approvato dalla ministra dei trasporti Paola De Micheli. Stretta anche per i voli per Sicilia e Saredgna. E per gli aerei privati presi a noleggio. Anche qui scatteranno rigidi controlli e verifiche.

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 La ministra dei trasporti Paola De Micheli ha firmato, insieme al Ministro della salute, un decreto che prevede un'ulteriore stretta nei servizi di trasporto ferroviario e marittimo per tutto il Paese, con in particolare riduzioni nei collegamenti verso Sicilia e Sardegna, anche per lo Stretto di Messina. Lo si legge in una nota del Mit, in cui si precisa che continua ad essere assicurato e regolare, invece, il trasporto delle merci. Il decreto, si legge nella nota, riduce notevolmente le corse via mare da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria e tra Villa San Giovanni e Reggio Calabria e viceversa: i collegamenti sono assicurati, rispettivamente, mediante quattro corse giornaliere A/R, da effettuarsi nella fascia oraria dalle 06.00 alle 21.00.

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Gli spostamenti sono consentiti esclusivamente agli appartenenti alle Forze dell'Ordine e alle Forze Armate, agli operatori sanitari pubblici e privati, ai lavoratori pendolari o per comprovate esigenze di lavoro, gravi motivi di salute e situazioni di necessità. Non potranno più imbarcarsi altri mezzi oltre alle automobili e ai motoveicoli. Continua ad essere assicurato e regolare, invece, il trasporto delle merci. Per il traffico aereo con velivoli privati o noleggiati sono autorizzati esclusivamente i voli motivati da fondate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Sono inoltre consentiti i voli finalizzati al rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Per i voli diretti nella Regione Sicilia e nella Regione Sardegna deve essere comunque acquisita anche la preventiva autorizzazione del Presidente della Regione.

Inoltre, ulteriori riduzioni sono state apportate al traffico ferroviario gestito da Trenitalia. Infine, l'obbligo di isolamento fiduciario di 14 giorni previsto per chi entra in Italia non si applica al personale sanitario, ai lavoratori transfrontalieri per comprovati motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria residenza o abitazione. A tal proposito - precisa il Mit - a breve verrà pubblicata una Faq da parte della presidenza del Consiglio, in cui si chiarisce che l'autoisolamento di 14 giorni non si applica ai familiari di coloro che rientrano se i primi sono già presenti in Italia.

Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 00:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA