La Sicilia trema, indice Rt più alto d'Italia. Musumeci: «Pronto a chiudere di nuovo tutto»

Venerdì 7 Agosto 2020
Sicilia, indice Rt più alto d'Italia, ferragosto a rischio. La Regione: basta movida selvaggia

Coronavirus, allarme in Sicilia, che in questo momento ha indice Rt di 1,62 (rispetto a una media italiana di 1.01) il più alto in Italia. «Basta fare finta di nulla. Saremo costretti altrimenti a misure di contenimento». Il monito dell'assessore regionale alla Sanità della Sicilia, Ruggero Razza, lanciato su Facebook, non lascia spazio a repliche. «Occorre rispettare regole basilari. Altrimenti saranno resi vani gli sforzi di questi mesi». Il dito è puntato contro l'esercito di vacanzieri sbarcato sull'isola nelle ultime settimane, che ha occupato spiagge e hotel. Molti di loro, soprattutto giovani, sembrano aver scordato che l'emergenza virus esiste ancora. Salvo poi intasare i centralini del pronto soccorso una volta capito che qualcosa è andato storto. Lo sanno bene i partecipanti a una serata disco in una delle spiagge più frequentate di Catania, l'Afrobar.

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Musumeci: pronti a richiudere tutto

«Saranno i numeri che ci diranno se dobbiamo chiudere di nuovo tutto». Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci, oggi a Caltanissetta, in merito all'aumento dei contagi da coronavirus in Sicilia .«Ho lanciato un appello 15 giorni fa - ha aggiunto - mi pare che questo appello non sia stato raccolto e quindi non escludo che ci possano essere misure ulteriormente restrittive.
Nel frattempo sono stati chiusi alcuni esercizi commerciali, pensiamo nei prossimi giorni, con le forze dell'ordine, preposte a questo servizio, di chiuderne altri perché i gestori non impongono ai propri clienti il rispetto delle norme di prevenzione e di cautela. Al tempo stesso rinnovo l'appello a tutti per poterci godere questa estate in relax ma con qualche piccolo sacrificio. La mascherina, il distanziamento, mantenere un metro di distanza, penso che sia il minimo per evitare di fare concorrenza alle Regioni del Nord in termini di coronavirus. Siamo stati così bravi per 3 mesi con la linea della fermezza e del rigore. Credevo di poter avere fiducia nella responsabilità dei siciliani non vorrei ricredermi
».



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Protagonista un 17enne che mercoledì notte era tra i partecipanti Giovedì mattina il ragazzo febbricitante si è presentato assieme al papà al pronto soccorso del Policlinico. Inesorabile l'esito del tampone: positivo. E così è stato messo in isolamento a casa assieme ai familiari. L’Asp ha rintracciato una trentina di persone che gli erano state vicino, disponendo anche per loro la quarantena. Ma la notizia non si è fermata. Ed è scattato un tam tam sui social che ha innescato una psicosi collettiva per le centinaia di persone che erano state alla festa. Un evento che potrebbe far rialzare (e non di poco) l'indice Rt, che indica quante persone può contagiare un infetto, che nei giorni scorsi era sceso a 1,62 (rispetto a una media italiana di 1.01, lasciando comunque la Sicilia in testa tra le regioni d'Italia.
 

Rimane l'allerta migranti (non conteggiati nella casistica)

Ma c'è di più. Nel bollettino di ieri, diffuso dal ministero della Salute, dei 30 nuovi casi in Sicilia, 13 sono di migranti in quarantena. Preoccupano ovviamente i nuovi sbarchi e l'eventualità di fughe improvvise dai punti di raduno dei migranti (che non sono per ora conteggiati). Intanto sono arrivati gli esiti dei tamponi rinofaringei ai quali sono stati sottoposti i 350 migranti che erano ospiti dell'hotspot di Lampedusa (Ag) e che sono stati imbarcati sulla nave quarantena Gnv Azzurra: 12 positivi al Covid-19 e sei casi incerti. I migranti sono stati tutti collocati in una apposita area che è isolata. L' Azzurra è, intanto, in viaggio verso Lampedusa, dopo aver fatto rifornimento di carburante e viveri al porto di Augusta (Sr), dove dovrà imbarcare altri 350 ospiti della struttura d'accoglienza. L'arrivo è previsto per mezzogiorno.
 

Nuovi contagi in attesa dei tamponi

Sul fronte nuovi contagi la provincia più a rischio sembra essere quella etnea, dove l'altro giorno sono stati registrati 16 casi. L'attenzione è massima nell'hinterland di Catania. Si parla di nuovo focolaio. I primi due positivi di questa nuova ondata sarebbero stati due cittadini di Misterbianco, forse della chiesa evangelica, ospiti in villeggiatura a Pedara. Nessuno dei nuovi malati, comunque, sarebbe grave. Ma ci sono allarmi anche Scicli nel Ragusano, a Modica, dove molti giovani si sono presentati in ospedale per fare il tampone.

Rimane, intanto, l'attesa per conoscere i risultati dei nuovi tamponi fatti nei pronto soccorso che potrebbero far salire ancora l'indice di contagio nell'isola. Con uno sguardo, ovviamente preoccupato, al futuro. Il timore è per Ferragosto, tra una settimana, che riempirà spiagge e locali per il tradizionale appuntamento che segna il giro di boa dell'estate. 

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Ultimo aggiornamento: 20:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA