Strage di Corinaldo, la discoteca Lanterna Azzurra è accatastata come magazzino, indagato anche il sindaco

Venerdì 24 Maggio 2019
Strage di Corinaldo, la discoteca Lanterna Azzurra è accatastata come magazzino

I carabinieri hanno eseguito un decreto del gip del Tribunale di Ancona che ha disposto il sequestro preventivo della discoteca Lanterna Azzurra Clubbing di Corinaldo dove nella notte tra il 7 e l'8 dicembre scorso morirono sei persone. Gli approfondimenti investigativi, fa sapere la Procura, «hanno evidenziato gravi carenze della struttura, che la rendono inidonea alla destinazione a locale di pubblico spettacolo e tale da non garantire, in caso di emergenza, le necessarie condizioni di sicurezza».

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E c'è anche il sindaco di Corinaldo Matteo Principi tra gli otto nuovi indagati dalla Procura di Ancona.
Principi, in veste di presidente della Commissione unificata di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo - che rilasciò nel 2017 i permessi per il locale -  è accusato di concorso in omicidio e disastro colposo e falsità ideologica in atto pubblico.




L'uscita di sicurezza della discoteca «risultata strutturalmente e funzionalmente inidonea allo scopo come emerge dalle numerose irregolarità accertate». Lo scrive la Procura a proposito delle indagini svolte con l'ausilio delle consulenze tecniche sul locale. Tra le irregolarità accertate lo scivolo e scala a ventaglio «privi di dispositivi di sicurezza», punto di raccolta inadeguato, privi di illuminazione e di idonee segnalazioni dell'uscita esterna«; due balaustre, di fattura artigianale e in stato di ossidazione avanzata [...], non idonee a sopportare le sollecitazioni delle azioni di spinta, derivanti da un rapido deflusso del pubblico in situazione d'emergenza». «Le caratteristiche tecniche delle vie di esodo e del sistema di areazione del locale - fa sa sapere ancora la Procura - sono tali da non poter consentire l'ingresso del numero complessivo di 871 persone, numero indicato nella licenza rilasciata ex art. 68 Tulps dal Suap in data 20/10/2017 ma, ove autorizzabile, un numero molto inferiore».
 

Inoltre è tutt'ora classificato come magazzino agricolo l'immobile sequestrato che ospita la discoteca poiché il cambio di destinazione d'uso non è mai stato formalmente rilasciato e conseguentemente non è mai stato rilasciato un certificato di agibilità urbanistica, scrive ancora la Procura.

Ultimo aggiornamento: 16:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA