Clochard vince 300mila euro al Gratta e vinci, paga le multe e aiuta la Caritas: «Non scordo chi mi ha salvato»

Il biglietto vincente comprato con 20 euro di elemosina

Mercoledì 29 Marzo 2023 di Talita Frezzi
Clochard vince 300mila euro al Gratta e vinci, paga le multe e aiuta la Caritas

Da clochard a benestante. Da improvvisati show col suo cappello lanciato in aria per avere qualche spicciolo al semaforo di viale del Lavoro, al Tribunale per farsi riconoscere la capacità di gestire un patrimonio di 300 mila euro vinto con un Gratta&vinci, comprato con 20 euro di elemosina. È la storia di Tiziano Pellonara, 63 anni, conosciuto a Jesi come “l’uomo col cappello”.

Operaio dell’ex azienda Italim con sede a Pescara, a sette anni dalla pensione lascia il lavoro. Con il Tfr provvede alle spese per sé e l’anziana madre, ma i soldi finiscono e non riesce più a trovare lavoro. «Non sono uno che si perde d’animo, anche perché sono molto credente», confida Pellonara che si piazza al semaforo e improvvisa show e balletti lanciando il suo cappello giallo in aria.

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LA DEA BENDATA

È un personaggio, la gente di Jesi lo aiuta, la Caritas lo sostiene. Poi la dea bendata fa il resto. È l’estate del 2020: Tiziano gratta 300mila euro e ne incassa 240mila nette mentre 60mila circa vanno allo Stato. Ma quella gioia dura poco, minata dall’invidia. A febbraio il patrimonio viene congelato e lui è costretto a tornare al semaforo. «Ero amareggiato e sorpreso perché non capivo il motivo», spiega. A risolvere tutto ci ha pensato l’amico di vecchia data, l’avvocato Marco Polita: un parente aveva denunciato alla Procura di Ancona che Tiziano sarebbe stato circuito da qualcuno e che presto i soldi sarebbero finiti. Dunque, la Procura inoltra richiesta per il sequestro cautelare della vincita. L’avvocato Polita presenta il ricorso al Riesame e si batte, finché la Procura il 13 marzo revoca il sequestro cautelare e dispone la restituzione della somma dopo aver esaminato tutta la documentazione presentata in cui vengono riportate le spese di Tiziano dopo la vincita: il pagamento di 60mila euro di tasse, 5mila di debiti e multe maturati nel periodo dell’indigenza e persino una donazione alla Caritas. «Mi hanno aiutato, sono riconoscente alla Caritas e non me lo scordo. Se fai del bene, ti torna indietro», racconta Pellonara. Martedì, ma solo per mettere a tacere altre polemiche familiari, è stata concordata la nomina di un legale che gestisca il patrimonio, sebbene Tiziano ne sia in grado, come accertato in aula, e gli elargirà una somma mensile. «Sono felicissimo – dice ancora Tiziano – ho risolto tutti i problemi e non tornerò più al semaforo. Ma la mia vita non cambia: resterò con mia madre che ha bisogno di me e una volta l’anno vado a Loreto, a ringraziare». 

Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 09:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA