Imprenditore veneto si innamora di una giovane sui social, va in Africa da lei e lo sequestrano

Lunedì 10 Gennaio 2022 di Giuseppe Scarpa
S'innamora di una giovane sui social, va in Africa da lei e lo sequestrano

Ufficialmente in Africa è andato per ragioni umanitarie. Ad aiutare i missionari. In realtà, il 25 novembre, in Costa D’Avorio un imprenditore veneto di 64 anni, Claudio Formenton, è andato per rincorrere una bella ragazza locale, Olivia Martens. L’esito finale di questa storia? L’uomo è stato sequestrato. Poi liberato dopo un blitz delle forze di polizia locali nel giro di un paio di giorni. 
Insomma, la lady conosciuta su internet, comodamente dal pc di casa, ha fatto da esca.

L’imprenditore non l’ha mai vista dal vivo. Mai conosciuta faccia a faccia. La presentazione via social, e le frequenti “chattate”, lo hanno convinto a volare verso l’aeroporto di Abidjan cadendo nelle mani di un gruppo di banditi.

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SUGAR BABY
Ci risiamo insomma. La procura di Roma avrebbe trovato un’altra vittima, sempre in “stile” sugar baby - sugar daddy. Così li chiamano negli Usa gli uomini facoltosi un po’ anziani che si fanno abbindolare da giovanissime miss conosciute nel web. 

Dopo il caso, per certi aspetti simile, del principe Giacomo Bonanno di Linguaglossa, caduto in disgrazia ricoprendo di regali stratosferici una bellissima bielorussa di 36 anni, adesso c’è una nuova storia. Una vicenda in cui la vittima supera perfino i confini nazionali per incontrare la signorina. 

COSTA D’AVORIO
Martens, così si chiama la donna di cui Formenton si era invaghito, gli aveva inoltrato una prima richiesta economica verso fine ottobre. Periodo in cui il loro rapporto virtuale si era ormai consolidato. Voleva dei soldi perché, così aveva spiegato a Formenton, aveva dei guai con la giustizia. Doveva pagare gli avvocati e una cauzione. 

L’imprenditore, a quanto pare, non avrebbe versato un solo euro, perché la famiglia lo convinse a lasciar perdere. L’uomo diede retta ai suoi cari salvo poi pianificare il volo verso il Paese natio della presunta signorina. E qui, infatti, si pone un altro interrogativo: dal momento che l’uomo non l’ha mai conosciuta, Olivia Martens esiste davvero? Un mistero. 

Ma le sue foto sono state sufficienti a farlo andare all’altro capo del mondo per incontrarla. Una volta arrivato sul posto, però, è scattato il trappolone. Il rapimento, infatti, era un vero sequestro. Reato per cui indaga, per altro, la procura di Roma. Cosa è accaduto ad Abidjan non è ancora del tutto chiaro. L’uomo lo dovrà spiegare agli investigatori nei prossimi giorni, adesso è ancora in quarantena.

Ad ogni modo quando è arrivato in aeroporto è stato preso da un tassista locale, inviato lì probabilmente dalla presunta Olivia Martens. Dopodiché l’auto si è diretta verso la foresta. E così di Formenton si sono perse per più di una giornata le tracce. La situazione ha mandato nel panico più totale i parenti e un suo amico stretto. Ancora di più quelli che sapevano le ragioni, non proprio umanitarie, della trasvolata. Da qui è partita la segnalazione alle forze dell’ordine italiane.

Alla fine l’imprenditore è stato liberato, un paio di giorni dopo l’arrivo nel Paese, mentre si trovava dentro la stanza di un albergo a Bonoua, una cittadina più a Est e più all’interno rispetto alla grande città costiera di Abidjan. Con lui solo un carceriere, che è stato subito arrestato. 

GLI INQUIRENTI 
Adesso a volerci vedere chiaro su questo nuovo caso è il pubblico ministero Erminio Amelio e i carabinieri del Raggruppamento operativo speciale, il Ros. 

Anche perché, lo scherzetto del rapimento ha mobilitato i militari dell’Arma direttamente dall’Italia. Un lavoro di precisione con tanto di intercettazioni e intelligence mobilitate da Roma in piena notte per individuare il covo in cui Formenton era stato nascosto dai suoi rapitori. 

Un’operazione conclusa con successo. Gli investigatori hanno trovato il punto esatto in cui era l’imprenditore, intercettando il suo cellulare. Poi hanno comunicato la posizione precisa alle forze speciali della Costa D’Avorio che lo hanno liberato, rimesso sull’aereo e spedito in Italia.
 

Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 09:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA