Christiana Camilot, trovata morta dal figlio dopo una cena con un'amica. Prima del malore aveva detto: «Sono stanca e ho caldo»

L'amica: non ce lo saremo mai aspettato, la sera prima era allegra e come al solito un vulcano di idee e progetti

Sabato 27 Novembre 2021 di Mauro Rossato
Christiana Camilot morta all'improvviso

Una personalità artistica ed estrosa ma, allo stesso tempo, una amica fidata, in grado di ascoltare e rispettare gli spazi degli altri. E, soprattutto, una mamma per la quale i figli sono un’importante ragione di vita, come la propria attività artistica e lavorativa. Così era Christiana Camilot, 53enne pordenonese, la cui vita è stata interrotta da un malore nel primo pomeriggio di giovedì, mentre era nella sua casa di Via Fratelli Bandiera. A ritrovarla uno dei suoi tre figli che ha subito allertato i soccorsi, purtroppo vani. Un fatale deja vu, considerando la storia familiare, per una persona che aveva ancora molto da dare e mille progetti in testa. 

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Christiana era molto conosciuta

Camilot era molto conosciuta dalle persone che frequentavano la Contrada Maggiore e in particolare Corso Garibaldi. Proprio lì da qualche anno aveva aperto il proprio laboratorio artistico, coronando allo stesso tempo un sogno, ma anche le proprie legittime aspirazioni per mettere in luce il proprio talento. Dopo una vita da commessa nel negozio Kansai, la svolta lavorativa con l’apertura della propria attività. Una decisione maturata nel 2007 durante la gravidanza che le avrebbe portato Margot, la figlia tanto desiderata. Dopo diversi corsi di perfezionamento di ceramica e scultura tra Pordenone e Venezia, l’apertura del proprio laboratorio artistico, prima in Piazza della Motta e dal 2019 al 35 di Corso Garibaldi. Tra i pezzi più pregiati ed apprezzati le collane e i quadri realizzati con vari materiali quali foto, colore, gesso, rete, filo, filo di ferro e tutto ciò che può emozionare. Interessanti non solo per i locali, ma anche esposti in mostra all’ArtEXpo di Barcellona nel 2015 e a quella di Roma nel 2020.

A cena con l'amica

“E’ stato un dolore fortissimo – racconta l’amica Silvia Santarossa, con la quale aveva cenato la sera precedente il decesso – Non ce lo saremo mai aspettato.

La sera prima era allegra e come al solito un vulcano di idee e progetti. A fine serata mi aveva detto di essere un po’ stanca e di sentire caldo. Ci siamo abbracciate e date appuntamento per i giorni successivi. E’ stata importantissima per la mia vita, non solo per avermi presentato il mio attuale marito, ma anche per com’era lei. Mi piace essere circondata dalla sua arte – dice mostrando orgogliosa i quadri dell’amica che danno personalità al suo studio da avvocato – vorrei ricordarla con la sua erre arrotata, il suo talento, la sua intelligenza viva, ma anche il suo garbo, la sua discrezione e il rispetto degli altri. Era la prima ad essere contenta delle cose belle che accadevano agli amici ed era una mamma straordinaria per la quale i figli erano una ragione di vita”. Lascia tre figli: Matteo 25 anni, Filippo 17 anni e Margot 13, oltre ai fratelli Marzio, Francesca e Patrizia.

 

Ultimo aggiornamento: 17:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA