Charlotte Angie, a riconoscere i tatuaggi sul corpo martoriato un ascoltatore de "La Zanzara"

In occasione del suo intervento in radio lo scorso 6 dicembre Charlotte aveva raccontato di come si era approcciata al mondo hard

Martedì 29 Marzo 2022
Charlotte Angie, a riconoscere i tatuaggi sul corpo martoriato un ascoltatore de "La Zanzara"

Sono stati i tatuaggi a permettere l'identificazione del corpo smembrato di Charlotte Angie, la giovane donna uccisa e fatta a pezzi da un vicino di casa, che ne ha buttato il cadavere in un dirupo a Borno, nel bresciano. A riconoscere il disegno maculato sulle sue gambe e gli altri tatoo, secondo quanto riporta Dagospia, sarebbe stato un follower della giovane donna che aveva iniziato a seguirla sui social dopo un'intervista al programma radiofonico La Zanzara. 

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A confessare l'omicidio della performer italo-olandese Carol Maltesi, 25 anni, in arte Charlotte Angie, è stato il suo vicino di casa Davide Fontana, impiegato di banca milanese, creatore in rete di un blog dedicato al mondo del cibo e anche di un profilo Instagram dove pubblicava solo foto di giovani in mise succinte.

Il 43enne avrebbe fatto a pezzi il suo corpo nell'appartamento di lei, per poi nasconderlo nel congelatore e gettarlo dentro sacchi e dopo diverse settimane in un dirupo in Valcamonica.

 

I tatuaggi rendevano unica Charlotte, a cominciare dal disegno maculato sul gluteo simile a quello della cantante Elettra Lamborghini. Tatuaggi che la giovane, che si era approcciata durante il lockdown al sito per adulti OnlyFans, diventato fonte di guadagno, mostrava spesso anche sui propri profili social. In particolare a riconoscere quegli stessi disegni sarebbe stato un ascoltatore del programma radiofonico la Zanzara, che dopo aver sentito la sua voce, aveva iniziato a seguirla.

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In occasione del suo intervento in radio lo scorso 6 dicembre Charlotte aveva raccontato di come si era approcciata al mondo hard, di come si era creata un proprio canale OnlyFans e della sua esperinza a Praga per girare contenuti per adulti.  

OnlyFans, social e interventi radio per poi sparire improvvisamente nel nulla dimenticata dal proprio pubblico e dai propri conoscenti, è proprio questo il paradosso della vicenda di Charlotte. Nelle settimane succesive alla sua morte, nessuno l'aveva cercata. «Solo la mamma con alcuni messaggi whatsapp e l'ex compagno sempre con messaggi. Al telefono nessuno», ha detto Fontana durante l'interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Brescia. 

Ultimo aggiornamento: 21:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA