Carlotta Mancini e la gemella morta in auto con lei a Verona: «Vado nelle scuole a parlare di Costanza e di come si rischia di morire»

L'incidente a Verona nel 2016 mentre erano in auto assieme. «Mi sono sentita a lungo in colpa per essermi addormentata»

Sabato 23 Aprile 2022
Carlotta Mancini e la gemella morta in auto con lei a Verona: «Vado nelle scuole a parlare di Costanza e di come si rischia di morire»

Carlotta e Costanza avevano 17 anni quando la Seat Ibiza su cui viaggiavano finì fuori strada. Era notte fonda, tornavano da una serata in compagnia di amici dalle parti di Verona e Alex, al volante, ebbe un colpo di sonno. Carlotta Mancini si salvò come pure i due ragazzi che erano con loro. Costanza, la sua gemella, morì.
La tragedia stravolse le loro vite. Soprattutto quella di Carlotta che da quel giorno, era il 19 marzo 2016, si accorse di aver perso non solo l’amata sorella ma anche una parte importante di sé. Lo racconta in un'intervista al Corriere della Sera. 

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«Quella sera guidava il mio fidanzato di allora e io ero accanto a lui.

Dietro c’era mia sorella con un amico. Stavamo tornando da Peschiera dove avevamo accompagnato a casa una ragazza. Io mi sono messa a dormire, anche perché mi sembrava che Costanza stesse parlando con l’altro. Mi sono svegliata in mezzo a un vigneto e sentivo fare il nome di mia sorella - racconta Carlotta -  Poi è arrivato mio padre che non diceva nulla e mia madre che invece urlava... Mi sono sentita in colpa per non essere rimasta sveglia, per quello che avrei potuto fare e anche perché stava guidando lui. E poi quella sera potevo rimanere a casa con lei... Mi sono sentita una grande delusione per i miei genitori. Ma devo dire che alla fine i rapporti con loro si sono rafforzati». Carlotta ci ha messo un po’ a superare il trauma. «Dirò una banalità ma per me non lo è: la festa dei 18 anni, organizzata dai miei genitori, è stata dura senza di lei», ammette. 

All’Arena di Verona ora va a parlare agli studenti:«Faccio parte dell’Associazione Verona sicura. Quasi ogni venerdì, e quando non posso ci va mio padre, andiamo nelle scuole superiori. Spieghiamo i rischi che si corrono quando si guida bevendo un bicchiere in più, quando si è stanchi. Insegniamo la necessità di essere sempre svegli. Parlo di Costanza e di chi sta al posto del passeggero. Dov’ero io quella notte, quando ho sbagliato tutto».

Ultimo aggiornamento: 09:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA