Covid Campania, nuova ordinanza De Luca: coprifuoco, stop agli spostamenti. Arzano «zona rossa». Curva contagio verticale, riapertura scuole a rischio

Mercoledì 21 Ottobre 2020
Covid Campania, nuova ordinanza De Luca: chiesto il coprifuoco, Arzano zona rossa

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato l'ordinanza numero 82, che contiene nuove indicazioni su mobilità, coprifuoco, scuola e istituisce una «zona rossa» nel Comune di Arzano. La riapertura delle scuole primarie in Campania per lunedì 26 ottobre non è certa, anzi è a forte rischio poiché la curva di contagio si sta verticalizzando.

La nuova stretta di De Luca è stata decisa «al fine del contenimento dei rischi di contagio correlati alla mobilità sul territorio». Dal 23 ottobre in Campania saranno vietati gli spostamenti tra province, salvo gli spostamenti connessi a motivi di salute, lavoro, comprovati motivi di natura familiare, scolastici o afferenti ad attività formative e socio-assistenziali o altri motivi di urgente necessità.

Il divieto è rivolto «ai cittadini campani», che dovranno provare le esigenze attraverso autocertificazione. «È in ogni caso consentito - si legge nell'ordinanza - il rientro presso la propria residenza o domicilio abituale».

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Coprifuoco dalle 23 alle 5

L'Unità di crisi della Regione Campania «suggerisce» alla Regione «di richiedere al Ministro della Salute di condividere e disporre la sospensione di ogni attività dalle 23 alle 5 del mattino e degli spostamenti dalle 24, a partire dal prossimo fine settimana sull'intero territorio regionale». È quanto si legge in un passaggio dell'ordinanza numero 82 firmata ieri sera dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, contenente ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell'emergenza Covid-19.

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Il nodo scuole

Sarà l'Unità di crisi della Regione Campania a decidere sulla «eventuale» riapertura della didattica in presenza per le scuole elementari a partire da lunedì 26 ottobre ma nella lunga riunione di ieri pomeriggio nell'Unità di Crisi sono state presentate delle curve di contagio che si stanno verticalizzando nell'aumento nella popolazione da 0 a 18 anni. Un aumento ingente dall'apertura delle scuole che fa presagire una ulteriore diffusione del virus nelle settimane a venire nella popolazione scolastica. Dalla Regione emerge una volontà politica di riaprire le scuole, almeno la primaria, ma anche la valutazione del rischio sanitario e della salute della popolazione come primo obiettivo. Nei prossimi giorni ci saranno delle ulteriori valutazioni sulle proiezioni di contagio e verrà presa una decisione ufficiale.

 

Arzano «zona rossa» fino al 30 ottobre

Istituita fino al 30 ottobre la «zona rossa» di Arzano (Napoli), «con decorrenza immediata e fino al 30 ottobre salvo ulteriori provvedimenti in conseguenza dell'evoluzione della situazione epidemiologica». Nel comune di Arzano, ha evidenziato la Asl Napoli 2 Nord, si è avuto un incremento del 209,4% dei contagi tra il 29 settembre e il 20 ottobre. L'ordinanza della commissione straordinaria che ha disposto un «mini lockdown» con stop delle attività didattiche e chiusura delle attività commerciali ha provocato manifestazioni e proteste.

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«Tale situazione - si legge nell'ordinanza che cita una nota della commissione straordinaria - ha amplificato il rischio di ulteriori contagi in un territorio già duramente colpito, oltre a creare gravi problemi di sicurezza e di ordine pubblico». La posizione di Arzano, comune posto in un «punto nodale e nevralgico per la viabilità di buona parte della Città metropolitana, per il collegamento autostradale alle maggiori arterie nonché per l'interconnessione con i comuni limitrofi collegati senza soluzione di continuità, richiedono la necessità di assumere misure più drastiche per evitare spostamenti "da e per Arzano"».

Da qui la decisione di disporre: il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutte le persone residenti; il divieto di accesso nel territorio comunale; la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; la sospensione delle attività commerciali e produttive, comprese le attività di ristorazione, salvo che in modalità di consegna a domicilio, fatta eccezione per soli i servizi alla persona ed attività connesse all'approvvigionamento di beni e servizi di prima necessità.

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Potranno entrare e uscire dal territorio comunale gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nei controlli e nell'assistenza alle attività relative all'emergenza, nonché gli esercenti le attività consentite e quelle strettamente strumentali alle stesse, «limitatamente alle presenze che risultino strettamente indispensabili allo svolgimento di dette attività e a quelle di pulizia e sanificazione dei relativi locali e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale». Al di fuori delle ipotesi menzionate, non è consentita l'uscita dal territorio comunale per lo svolgimento di attività lavorativa. L'ordinanza dispone infine la chiusura delle strade secondarie, come individuate dal Comune sentita la Prefettura.

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Polizia municipale, 30 positivi e 170 persone in quarantena

Il Corpo di Polizia municipale di Napoli conta 30 positivi e 170 persone in quarantena. I numeri sono stati forniti dal comandante della polizia municipale napoletana, Ciro Esposito, intervenuto questa mattina a Radio Crc. «In questi giorni - ha spiegato Esposito - abbiamo attivato già primi interventi, ho alcuni miei uomini che vivono ad Arzano e rischiano di restare fuori. Ho 30 persone positive al Covid, 170 in quarantena e abbiamo evitato in sicurezza la diffusione del contagio come corpo municipale. Noi lavoriamo per la collettività».

Sull'ordinanza regionale firmata ieri dal governatore De Luca, Esposito ha spiegato che «si riferisce solo allo spostamento interprovinciale e alla chiusura di Arzano, non parla ancora del coprifuoco. Con i Dpcm di notte e le ordinanze all'ultimo minuto mi sono attrezzato. Ho spiegato ai miei uomini come applicare con intelligenza le sanzioni ai cittadini che spesso non sono subito a conoscenza delle modifiche». Infine sulla sicurezza degli agenti: «Siamo una categoria a rischio in quanto a contatto con la cittadinanza. Nella scorsa primavera non c'erano questi numeri. Siamo attenti nelle nostre strutture, però nella vita privata i contatti inducono a esposizioni. Avremo un servizio di notte per la nuova ordinanza».

Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 09:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA