Ex calciatore ucciso e sciolto nell'acido, due ergastoli in appello

Mercoledì 18 Novembre 2020
Ex calciatore ucciso e sciolto nell'acido, l'imputata: «Era già morto quando l'ho spinto nel bidone»

La decisione è arrivata in serata, poco dopo le 19. La Corte d'Assise d'appello di Milano ha condannato all'ergastolo con isolamento diurno di sei mesi Raffale Rullo, mentre ha confermato il carcere a vita per la madre Antonietta Biancaniello, entrambi accusati dell'omicidio dell'ex calciatore Andrea La Rosa, avvenuto nel novembre 2017.

I giudici hanno accolto la richiesta di inasprire avanzata dal pm Maura Ripamonti, oggi applicata come pg, solo per l'uomo. I due rispondono di omicidio aggravato da premeditazione e crudeltà, occultamento e soppressione del cadavere dell'ex calciatore del Brugherio ed anche del tentato omicidio della moglie di Rullo, Valentina Angotti.

«Andrea La Rosa secondo me era già morto quando l'ho spinto dentro il bidone». Lo aveva dichiarato la madre di Raffaele Russo, imputata insieme al figlio 37enne nel processo che si è aperto oggi davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Milano per l'omicidio del calciatore Andrea La Rosa, avvenuto a Milano nel novembre 2017. I due sono stati condannati all'ergastolo. 

Uccisero ex calciatore e lo sciolsero nell'acido, ergastolo per madre e figlio

L'ex calciatore, secondo gli inquirenti, era stato messo ancora vivo in un bidone con l'acido. «Non ho mai fatto del male a nessuno», si è difeso Rullo, accusato insieme alla 61enne anche del tentato omicidio della moglie Valentina Angotti. «Sono stata io, sono colpevole, mio figlio non c'entra nulla con questo omicidio», ha detto Antonietta Biancaniello. La parola ora è passata al pm Maura Ripamonti, titolare dell' indagine, che rappresenta la pubblica accusa anche in secondo grado. 

Ultimo aggiornamento: 19:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA