Brunilda Halla uccisa a coltellate sulla porta di casa. Aveva 37 anni. Il killer: «Vittima scelta a caso». Lascia marito e bimbi piccoli

L'assassino, un uomo italiano di 28 anni con problemi psichici ha confessato il delitto

Giovedì 26 Maggio 2022
Brunilda Halla uccisa a coltellate sulla porta di casa. Confessione choc del killer: «Vittima scelta a caso»

L'ha uccisa senza motivo. È la confessione choc del killer di Brunilda Halla, la 37enne di origini albanesi colpita da 7 coltellate ieri mentre usciva dalla sua casa a Vittoria, in provincia di Ragusa. L'assassino, un uomo italiano di 28 anni con problemi psichici ha confessato il delitto davanti al sostituto procuratore Francesco Riccio che al momento ritiene che i due non si conoscessero e che l'uomo abbia scelto la vittima in maniera casuale.

La donna, conosciuta da tutti come "Bruna" era sposata, lascia il marito e due figli piccoli, un maschio e una femmina.

La dinamica ripresa dalle telecamere

Il brutale femminicidio è avvenuto in pieno centro, in via Firenze, intorno a mezzogiorno. La donna aveva lasciato il figlio piccolo in casa ed era uscita - non è chiaro se per delle commissioni o per incontrare qualcuno -. Ma mentre chiudeva dietro di sè la porta della piccola abitazione al piano terra il killer si è avventato su di lei colpendola con 7 coltellate nella parte alta della schiena, sulle spalle, vicino al collo, non lasciandole scampo. Il 118 l'ha trovata dentro casa, dove era riuscita a trascinarsi in cerca di aiuto. È morta durante il trasporto in ambulanza.

 

Le telecamere hanno ripreso la scena. Nel filmato si vede l'assassino mentre cammina per strada, attraversa un incrocio, vede la donna e si blocca, torna indietro fa qualche passo e la aggredisce. In un attimo le coltellate, poi scappa via. I carabinieri della Compagnia di Vittoria, insieme ai colleghi del Nucleo investigativo di Ragusa, hanno immediatamente avviato le indagini e sono riusciti a identificare l'autore del delitto nel pomeriggio. Un risultato ottenuto anche grazie alla collaborazione dei privati che hanno offerto spontaneamete le immagini delle proprie telecamere di videosorveglianza. 

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La confessione del killer 

Nel pomeriggio il 28enne è stato fermato e portato in caserma. Inizialmente ha negato le accuse, poi, «in un secondo momento, probabilmente segnato dal peso del gesto compiuto, ha chiesto di essere interrogato dal magistrato per rendere una piena confessione» si legge in una nota dei Carabinieri. 

Al sostituto Francesco Riccio, il 28enne, «assistito dal suo avvocato, ha fornito una ricostruzione completa di quanto compiuto» e ha consentito ai Carabinieri di ritrovare il coltello utilizzato per il delitto e una maglietta che indossava: se l'era tolta per tentare di non farsi identificare. Resta ignoto il movente del delitto: secondo i Carabinieri vittima e killer non si conoscevano e il folle gesto sarebbe stato compiuto senza alcuna motivazione in un "raptus estemporaneo". «Dovrebbe essere casuale perché non abbiamo trovato contatti precedenti tra lui e la vittima» ha detto il procuratore di Ragusa, Fabio D'Anna, specificando che il killer «È un uomo problematico». 

Lo choc del quartiere, Bruna era amata da tutti 

Una tragica fine senza un perchè che ha lasciato sotto choc il marito, un operaio edile, e l'intero quartiere che la conosceva come Bruna. Tutti i vicini la descrivano come come una persona onesta e una brava mamma. 

Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 10:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA