Campagne di sensibilizzazione e divieti, per lo più ignorati, contro i botti di Capodanno sono riusciti, per il sesto anno consecutivo, a evitare i morti, ma non i feriti: il bilancio della polizia ne conta 216, tra cui 13 gravi con prognosi sopra i 40 giorni. E 41 sono i minorenni.
BOTTI E FERITI - I casi più seri a Milano e Benevento.
FESTE IN PIAZZA E CENONI - Il 2018 si è chiuso, come da tradizione, tra feste in piazza e cenoni. A Roma nell'arco delle 6 ore della festa al Circo Massimo i contapersone ai 5 varchi hanno registrato il transito di circa 110 mila persone. Tutto esaurito a Venezia per lo spettacolo dei fuochi d'artificio di Capodanno, che allo scoccare della mezzanotte hanno illuminato il Bacino di San Marco. A Napoli in migliaia hanno ballato al concerto in Piazza del Plebiscito, gremita anche Capri. Musica e il tradizionale rogo del 'Vecchionè a Bologna in piazza Maggiore. In piazza Politeama a Palermo, in tanti hanno sfidato la pioggia per applaudire l'artista bosniaco Goran Bregovic. E per il cenone di fine d'anno Coldiretti stima che gli italiani abbiano speso 2,1 miliardi di euro, con cotechino e lenticchie a darla da padroni: il 68% ha festeggiato in casa, gli altri si sono divisi tra ristoranti, trattorie, pizzerie, pub e agriturismi.
NUOVI NATI - Il primo nato a Roma del 2019 si chiama Italo e pesa 4.8 chili. Un nome molto legato all'Italia, scelto però da genitori originari dello Sri Lanka che avevano già chiamato Romano il suo fratellino maggiore, che ora ha 18 mesi. Nella lista dei nuovi arrivati ci sono tanti altri neonati: la piccola Aurora a Palermo; Alice, Matilde e Emma in Sardegna che festeggia il 2019 con tre fiocchi rosa; Leonardo ad Aosta; Gabriele a Foligno; Antonio a Trento.
TUFFI PER SALUTARE IL NUOVO ANNO - Non è mancato chi ha inaugurato il 2019 con un tuffo in mare. A Viareggio in 610 si sono presentati per un bagno collettivo nonostante la temperatura rigida: la cifra ha fatto battere il record per numero di adesioni. Tuffo di Capodanno anche a Livorno. A Roma il tuffo è nel Tevere, l'impresa è appannaggio di Mister Ok, Maurizio Palmulli, erede del primo 'Mister ok' Rick De Sonay, l'italo-belga che nel 1946 inaugurò l'impresa da ponte Cavour.