Avrebbero utilizzato la «Carta del docente» per acquistare smartphone ed elettrodomestici non compatibili con le finalità del bonus: è quanto accertato dalla Guardia di Finanza di Lamezia Terme sul conto di 62 insegnanti.
Reddito e dintorni/ Gli aiuti a pioggia e la povertà che rimane
Da quanto emerso dagli accertamenti dei finanzieri, invece, i destinatari del bonus avrebbero acquistato prodotti come smart-tv, smartphone ed elettrodomestici di vario genere non rientranti nelle categorie merceologiche consentite. Il sistema messo in atto con l'apporto del commerciante prevedeva in prima battuta l'emissione di uno scontrino per il bene ammesso dalla normativa ai fini del rimborso mentre in un secondo momento, con il reso e la cessione del diverso, era possibile avere l'altro prodotto. Agli insegnanti e al commerciante sono state applicate sanzioni amministrative pari al triplo dell'importo indebitamente speso/incassato per un ammontare complessivo di circa 210 mila euro. Inoltre è stato attivato il Ministero dell'Istruzione allo scopo di procedere al recupero delle somme indebitamente richieste a rimborso dall'esercente e pari a circa 35 mila euro.