Bologna, centri sociali in corteo contro Salvini: la polizia usa gli idranti. Gremita anche piazza Maggiore

Giovedì 14 Novembre 2019
Bologna, applausi per Matteo Salvini dentro il Paladozza, all'esterno idranti contro il corteo anti Lega

Matteo Salvini apre la campagna elettore della Lega in Emilia Romagna in vista delle elezioni regionali in gennaio. L'evento è stato allestito al Paladozza, il tempio della Basket City che fu. Il parquet è riservato al palco, gli interventi isaranno illuminati dal neon blu con la scritta 'domenica 26 gennaio vota Lega', con il simbolo del Carroccio al fianco.

I primi applausi sono stati riservati a Mario Giordano, il giornalista che presenterà l'evento, salio sul palco con Alessandro Morelli, deputato leghista e speaker a San Giovanni, per la manifestazione del centrodestra unito.

Poi si è visto arrivare Matteo Salvini, accolto da un boato e da 'Matteo-Matteo'. Via vai di ex ministri, come Gian Marco Centinaio, e di tanti deputati e dirigenti leghisti. C'è pure Giancarlo Giorgetti tra i primi farsii vedere.  In molti, tra i partecipanti, sugli spalti, indossano magliette blu della Lega, mentre a dominare sono i cartelloni elettorali con il viso di Lucia Borgonzoni, ritratta in stile pop art: è la candidata alla presidenza della regione. La colonna sonora resta quella delle manifestazioni della Lega più grandi, come a Pontida, risuonano le note di Vasco Rossi, Battisti, e gli 883.

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Piazza Maggiore piena di "Sardine". Un mare di 'sardine' ha invaso il Crescentone di Bologna. Più di undicimila persone ha risposto all'appello lanciato via Facebook da quattro ragazzi sei giorni fa, in risposta alla convention leghista del Paladozza, dove il leader del Carroccio Matteo Salvini è salito sul palco per aprire la campagna elettorale di Lucia Borgonzoni, candidata per il centrodestra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna. La piazza ha risposto alla chiamata degli organizzatori, Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa, che volevano organizzare la prima rivoluzione ittica della storia, radunando in un flash mob 6000 sardine per superare il popolo leghista del Paladozza, che ha una capienza di 5.570 posti. L'obiettivo è stato superato. Piazza Maggiore, cuore di Bologna, si è riempita fino oltre il limite con undicimila persone con sardine variopinte, al grido «Bologna antifascista» e «Bologna non si Lega». A interpretare le sardine anche i parlamentari emiliani del Pd Andrea De Maria e Luca Rizzo Nervo, l'assessore del Comune di Bologna Matteo Lepore, il segretario dei dem bolognesi Luigi Tosiani e l'esponente di Emilia-Romagna Coraggiosa, la lista di sinistra che sostiene il bis del governatore Stefano Bonaccini, Elly Schlein e Roberto Morgantini delle Cucine popolari.


IL CORTEO
Intanto nelle strade del centro di Bologna, all'esterno del cordone di sicurezza del Paladozza, la polizia ha ripetutamente aperto gli idranti mentre il corteo anti Lega si stava avvicinando al cordone lanciando bottiglie, petardi e palloncini pieni di vernice contro le forze dell'ordine. La zona circostante il Paladozza è protetta da un ingente schieramento di uomini e mezzi. Il corteo di circa 2mila persone è indietreggiato e ha continuato a scandire cori contro Salvini e la Lega. Dal corteo sono partiti anche fumogeni e petardi verso le camionette. Un'ovazione di esultanza si è levata dal corteo dei centri sociali di Bologna, in piazza contro la convention della Lega al Paladozza, alla notizia della condanna dei carabinieri per l'omicidio di Stefano Cucchi. Dai manifestanti, poi, slogan contro l'operato dei carabinieri.




 

Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 10:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA