Si può perdere la Bandiera Blu anche per aver dimenticato di inviare la richiesta: è quello che è successo a Ventotene che rinuncia così al riconoscimento assegnato annualmente dalla ong internazionale Fee, Foundation for Environmental Education. Sono duecentodieci i comuni e ottantadue gli approdi turistici che lo hanno ottenuto per il 2022. Ben quattordici le nuove località. Solo nove, però, i comuni in più rispetto allo scorso anno. Sì perché cinque hanno perso la loro Bandiera: oltre a Ventotene nel Lazio, San Mauro Cilento e Sapri in Campania, le Isole Tremiti e Otranto in Puglia.
Il Lazio, invece, con l'eliminazione di Ventotene, scende a dieci, tante quante le bandiere - invariate - del Trentino Alto Adige. Una in più dell'Emilia Romagna, che, con gli ingressi di Riccione e San Mauro Pascoli, eguaglia le confermate nove Bandiere del Veneto. In Basilicata si mantengono cinque. Il Piemonte ne aggiunge una, Cannobio sul lago Maggiore, e arriva a tre. Il Friuli Venezia Giulia ne conferma due. In Molise rimane una Bandiera, come in Lombardia. I riconoscimenti per i laghi salgono a diciassette. E se, tra conferme e new entry, in più comuni si brinda, guardando al peso che tali certificazioni potrebbero avere sulla stagione estiva, ora a farsi sentire sono soprattutto gli eliminati, che della Bandiera pensavano di poter fare tesoro. Tra i primi, il sindaco di Sapri, Antonio Gentile, che ha dichiarato di aver «depositato alla Fee Italia istanza di riesame» della domanda. Si annuncia burrasca.
LA DOCUMENTAZIONE
Ma è soprattutto il caso Ventotene a far discutere. L'isola ha perso quest'anno l'ambita Bandiera Blu, che un decennio veniva assegnata alla piccola spiaggia di Cala Nave. È stato un fulmine a ciel sereno e soprattutto nessuno riesce a capacitarsi di come sia stato possibile. Le acque sono cristalline e l'isola è altrettanto famosa per l'accoglienza. Ha fama di luogo spartano, ma chi vi passa qualche giorno poi sogna di tornarci. Non solo è la culla dell'Europa, ma da decenni ha il culto della sostenibilità ambientale, da molto prima che essere green diventasse di moda. E allora? come è stato possibile? Mistero. La notizia è stata accolta con molto rammarico dal commissario prefettizio Monica Perna, che affiancata dal sub commissario Ada Nasti tiene le redini del comune isolano dallo scorso febbraio in seguito alla sfiducia del sindaco Gerardo Santomauro. «Sono molto rattristata per questa notizia e ho già chiesto una verifica agli uffici competenti, al momento non ho commenti da fare», si limita a dire Perna, che non manca comunque di sottolineare il grande lavoro svolto in questi mesi: «Stiamo lavorando su tutta una serie di attività che riguardano la gestione amministrativa dell'Ente, rispettando tutte le scadenze a cominciare dai progetti Pnrr». Ma potrebbe essere proprio la caduta dell'amministrazione Santomauro ad aver provocato un vuoto. Dal Comune, anche se nessuno lo vuole confermare, ma gli uffici si sarebbero dimenticati di inviare la documentazione richiesta dalla Fee. Un peccato per la piccola isola che tra un mese tornerà alle urne per eleggere il sindaco.