Sono state «Vedi che faccio una strage» le ultime parole del 49enne di Taranto all'ex compagna durante l'ennesimo litigio al telefono.
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Il 49enne, con precedenti per lesioni e maltrattamenti in famiglia, motivo per cui aveva perso la patria potestà, è in carcere con l'accusa di tentato omicidio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, e nelle prossime ore sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia dal gip. Nell'abitazione è stato rinvenuto e sequestrato il coltello utilizzato per il ferimento del 14enne. Il movente, a quanto si è appreso, sarebbe da ricondurre ai ripetuti litigi intercorsi con la ex compagna, già convivente e madre naturale dei due minori, dovuti alla recente separazione. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Filomena Di Tursi. Alcuni abitanti del rione Paolo VI, dove si è consumato il dramma, hanno organizzato per questa sera un momento di preghiera all'ingresso della scuola Falcone e una fiaccolata che si concluderà con l'arrivo alla chiesa Corpus Domini.