Balotelli, indagine per discriminazione razziale, il Verona caccia l'ultrà sino al 2030. Mario: «Intervista a Castellini non è umana»

Martedì 5 Novembre 2019
Balotelli, indagine per discriminazione razziale, il Verona caccia l'ultrà sino al 2030

Un turno di chiusura per il settore dello stadio Bentegodi di Verona dal quale sono partiti domenica gli insulti razzisti nei confronti di Mario Balotelli. Mentre il presidente della Figc, Gabriele Gravina, auspica il ritorno dell'attaccante del Brescia in nazionale «come segnale», il giudice sportivo della serie A usa la mano pesante. E l'Hellas Verona mette al bando l'ultrà Luca Castellini (che, tra l'altro, aveva definito Balotelli «non completamente italiano») dallo stadio fino al 2030.

Mario Balotelli: «Intervista a Castellini non è umana». «Deve regolare le sue parole.

Non faccio politica in campo. Ho avuto una reazione umana a cinque, dieci, trenta cogl****. Non è umano che uno faccia un'intervista così. Avete capito cosa ha detto? Non è questione di Mario. È pericoloso. Nessuno può permettersi di parlare così, né tu e né io»: così Mario Balotelli, in un'intervista alle Iene commenta le parole del capo ultras del Verona Luca Castellini. «Tuo figlio torna a casa - spiega Balotelli - e ha dato uno schiaffo ad un compagno. Lo sgridi, ma cosa lo sgridi a fare se poi vai allo stadio e fai uh uh uh a uno di colore?».

E la Procura della Repubblica di Verona ha aperto due fascicoli d'indagine, per l'ipotesi di reato di violazione della legge Mancino sull'istigazione alla discriminazione razziale, in merito alle dichiarazioni radiofoniche di Luca Castellini alla radio dopo Verona-Brescia, e per gli ululati contro Mario Balotelli: ai quali di sicuro Castellini non ha partecipato, visto che aveva già un Daspo fino al 2022 e dunque non era allo stadio. Quarantotto ore dopo la bufera razzismo che si è abbattuta sul calcio italiano che ha avuto come protagonista l'attaccante del Brescia, arrivano le prime sanzioni.



La Procura della Repubblica di Verona ha aperto due fascicoli d'indagine, per l'ipotesi di reato di violazione della legge Mancino sull'istigazione alla discriminazione razziale, in merito alle dichiarazioni radiofoniche di Luca Castellini alla radio dopo Verona-Brescia, e per gli ululati contro Mario Balotelli: ai quali di sicuro Castellini non ha partecipato, visto che aveva già un Daspo fino al 2022 e dunque non era allo stadio. Quarantotto ore dopo la bufera razzismo che si è abbattuta sul calcio italiano che ha avuto come protagonista l'attaccante del Brescia, arrivano le prime sanzioni.

A fare da contraltare, nella giornata delle decisioni, la mozione presentata da cinque consiglieri comunali di Verona (che ha come primo firmatario Andrea Bacciga, eletto in consiglio con 'Battitì, la civica del sindaco Federico Sboarina, e sostenuta da consiglieri di Lega e Fdi), nella quale si propone al Comune di adire alle vie legali contro «SupeMario» che avrebbe diffamato la città.

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Ma su quel che è successo domenica, non ha dubbi il giudice della serie A, Gerardo Mastrandrea. I cori contro Balotelli durante Verona-Brescia sono stati «chiaramente percepiti, oltre che dal calciatore, anche dal rappresentante della Procura federale posizionato in prossimità», ma dopo di questi «si sono levati, da parte dei tifosi assiepati nell'attigua »curva sud«, cori di sostegno, seguiti da un lungo applauso». Le motivazioni del giudice sportivo fanno proprie le indicazioni del rapporto della procura Figc, e sottolineano come la decisione di chiudere per un turno senza condizionale il settore est della curva dello stadio di Verona sia stata presa «impregiudicata ogni attività d'indagine in corso per l'individuazione dei responsabili». Proseguono infatti le indagini per risalire agli autori dei cori. «Sono fiducioso che si riuscirà a individuare il responsabile di un gesto così inqualificabile e incivile», ha detto il Prefetto di Verona, Donato Giovanni Cafagna.

«La Digos sta lavorando - ha spiegato - e si stanno visionando tutti i filmati delle videocamere di sorveglianza nello stadio. Si stanno anche visionando i filmati che sono stati pubblicati negli ultimi giorni sui vari siti web». Dalla Roma al Lecce Balotelli continua a incassare solidarietà: «è il momento di dire da che parte si sta, e noi lo diciamo chiaramente», il messaggio dei due club. Per il presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi «serve un passaggio culturale su come vogliamo i nostri stadi e che spettacolo vogliamo diventi il nostro calcio. C'è un tema razzismo, di discriminazione e utilizzo dei nostri stadi come cassa di risonanza, ma diciamo che la società di oggi non è un esempio di accoglienza e integrazione, e questo clima si respira negli stadi». Intanto, il giudice sportivo ha anche punito la Roma con una multa di 30mila euro per i cori di discriminazione territoriale anti-Napoli di sabato scorso; ha anche chiesto alla procura «la trasmissione di maggiori elementi di dettaglio circa l'effettivo settore di provenienza dei suddetti cori, ai fini dell'eventuale adozione di ulteriori provvedimenti».
 

Ultimo aggiornamento: 23:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA