Morto dopo il vaccino, indagato l'Ad di AstraZeneca. Oggi l'autopsia sul militare 43enne

Venerdì 12 Marzo 2021
Morto dopo il vaccino, indagato l'Ad di AstraZeneca. Domani l'autopsia sul militare 43enne

C'è anche Lorenzo Wittum, amministratore delegato di AstraZeneca, tra i quattro indagati dalla Procura di Siracusa nell'inchiesta sulla morte del sottufficiale della Marina militare Stefano Paternò, 43 anni, deceduto per arresto cardiaco tre giorni fa a Misterbianco (Catania), poche ore dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino anglo-svedese.

Le altre tre persone raggiunte dall'avviso di garanzia, notificato da carabinieri del Nas di Catania, sono un medico e un infermiere dell'ospedale militare dove è stato somministrata la dose, e un medico del 118.

L'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto prima di eseguire l'autopsia fissata per oggi e che dovrebbe dire l'ultima parola su una eventuale correlazione tra il decesso e il vaccino.

A far scattare l'inchiesta è stato l'esposto presentato dalla compagna del militare. Dopo essersi vaccinato, ha raccontato la donna, Paternò è tornato a casa e stava bene. In serata è arrivata la febbre e poi, nella notte, l'infarto. Dai primi accertamenti l'uomo era in buona salute e, in quanto militare, sottoposto regolarmente ad accertamenti medici.

Il lotto incriminato

L'Aifa, dopo il caso di Stefano Paternò, ha sospeso il lotto ABV 2856 del vaccino AstraZeneca, di cui sono state già inoculate circa 215 mila dosi in Italia. Sul siero sono in corso anche ulteriori approfondimenti da parte dell'Ema, l'ente per i farmaci europeo, che però ha ribadito che il farmaco è sicuro e che al momento non c'è alcuna evidente correlazione tra gli incidenti e la sua somministrazione. Concetto ribadito anche dal premier Draghi, nella sua visita al centro vaccinale di Fiumicino. «Qualunque sia la decisione finale dell'Ema, posso assicurarvi che la campagna vaccinale proseguirà con rinnovata intensità. Ad oggi, si vedono già i primi risultati di questa accelerazione», ha detto il prremier. La sospensione del lotto, ha sottolineato, «è una decisione precauzionale, in linea con quanto fatto in altri Paesi europei, e che dimostra l'efficacia dei sistemi di farmacovigilanza». 

Norvegia, Danimarca, Islanda, Bulgaria e Thailandia, hanno sospeso tutte le somministrazioni del vaccino AstraZeneca dopo casi di trombosi in soggetti che avevano ricevuto il siero. AstraZeneca oggi ha reso noto che «non ci sono prove di un aumento del rischio» di un coagulo di sangue a causa del vaccino anti-Covid. «I numeri su questo tipo (di problema medico) sono molto più bassi in coloro che sono vaccinati rispetto a quanto ci si aspetterebbe nell'insieme della popolazione», ha spiegato il gruppo anglo-svedese in un comunicato.

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Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 09:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA