Milano, smantellata banda di trafficanti di droga: nascondeva la marijuana e hashish nel carro funebre. Tra gli arrestati un ex ufficiale dell'esercito

Sequestrata quasi mezza tonnellata di droga, oltre a mille ricariche per sigarette elettroniche a base di cannabinoidi.

Giovedì 10 Novembre 2022
Milano, maxi operazione antidroga

A Milano una maxi operazione antidroga della Guardia di Finanza si è conclusa con misure cautelari per 42 persone tra italiani, spagnoli e albanesi, e 6 arresti in Spagna e Olanda.

Tra la banda dei trafficanti, anche Giovanni Tilleni, dipendente di un'agenzia di pompe funebri, che nascondeva le partite sul carro utilizzato per il trasporto delle bare, e Rosario D'Onofrio ex militare dell'esercito.

Nascondevano la droga in un carro funebre

In due anni hanno trasportato dalla Spagna alla Lombardia più di 6 tonnellate di marijuana e hashish, nascondendole tra i bancali di frutta e verdura o - come sorprende di più - in un carro funebre per evitare i controlli. Due carichi persi, un ufficiale dell'esercito arrestato in flagranza di reato, profitti illeciti trasferiti all'estero, smartphone con applicazioni per la trasmissione criptata delle comunicazioni, pagamenti in bitcoin e pure un giro di clientela vicino al mondo della musica e dello spettacolo. C'è tutto questo dietro le due organizzazioni di narcotrafficanti smantellate dalle Fiamme Gialle. L'operazione, coordinata dalla Dda, ha richiesto anche l'intervento del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata. Perquisizioni in tutto lo stivale, a Milano è stata sequestrata quasi mezza tonnellata di stupefacenti, oltre a mille ricariche per sigarette elettroniche a base di cannabinoidi.

Arrestato anche un ex ufficiale dell'esercito

L'inchiesta ruota attorno a Cesare Guido, Andrea Buffa, Daniele Giannetto, Vito Colonna, Cristian Ruiz Tudela, Giovanni Tilleni, Giovanni Neviera, con precedenti per associazione mafiosa in quanto ritenuto affiliato al clan Abbaticchio di Bari, e Rosario D'Onofrio. L'ex ufficiale dell'esercito era già stato arrestato nel maggio 2020, in pieno lockdown, perché sorpreso a consegnare droga con indosso la divisa, che gli permetteva di circolare senza problemi. Tra i capi di accusa anche quello di aver recapitato denaro provento dello spaccio a cittadini cinesi affinché li trasferissero illegalmente in Spagna. Non da ultimo, nell'ordinanza del giudice Baraldo è spuntata anche una conversazione intercettata il 6 giugno di due anni fa a bordo di un'auto tra uno degli indagati e un personaggio minore, in cui il primo raccontava al secondo «di aver avuto come cliente» tale «Tano», legato «al rapper Sfera Ebbasta», e sosteneva pure che Tano «gli era debitore della somma di 2mila euro per una precedente fornitura». In più, raccontava ancora che lui riforniva «attualmente anche un altro rapper», ossia Izi, «conosciuto grazie al manager di quest'ultimo che era un suo cliente abituale». Entrambi i noti artisti non sono indagati.

 

Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 13:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA