La famiglia di Andrea Papi, il runner di 26 anni morto a causa dell'aggressione da parte di un orso nei boschi sopra Caldes, ha annunciato l'intenzione di denunciare la Provincia autonoma di Trento e lo Stato per aver reintrodotto gli orsi in Trentino. Nel frattempo, le associazioni animaliste si schierano contro la scelta di abbattere l'animale: sui social gli utenti sono divisa a metà tra chi trova giusta la decisione e chi invece vorrebbe che l'orso sia tutelato.
Cosa è successo
La famiglia di Papi si è affidata a dei legali: l'intenzione è contestare le modalità con cui è stato messo in campo il progetto Life Ursus, senza un referendum consultivo tra la popolazione della zona.
Le associazioni animaliste prendono posizione contro l'ordinanza di abbattimento dell' orso responsabile dell'aggressione di Andrea Papi. L'Oipa, in una nota, invita alla calma, auspicando che «le istituzioni non ricorrano alla barbarie dell'occhio per occhio, dente per dente». «Dieci furono gli orsi rilasciati tra il 1999 e il 2002, e oggi se ne contano circa 100. Ma l'intento iniziale si è ribaltato e dalla protezione si sta passando all'uccisione», commenta il responsabile per la Fauna selvatica dell'Oipa, Alessandro PIacenza. «Se il risultato di tanto sforzo è questo, tanto valeva che quello stanziamento di denaro pubblico fosse investito altrove», aggiunge, in riferimento al progetto Life Ursus.
Papi - prosegue l'associazione in una nota - «si sarebbe difeso con un bastone e questo potrebbe aver provocato la reazione dell'orso». Intanto sui social si moltiplicano i messaggi contro gli abbattimenti e a favore degli orsi. «L' orso non passeggia in città, così l'uomo si cerchi un altro posto dove andare a correre», scrive un utente. Un altro afferma: «Come mai accadono solo in Trentino? Anche in Abruzzo ci sono gli orsi, ma non accade nulla». «Boicottiamo il Trentino: sicuramente nel voler uccidere tutti gli orsi c'è il motivo economico», si legge ancora tra i commenti.
Siamo addolorati per l'uomo trovato morto nei boschi in #Trentino.
Prima di accusare l'#orso, però, bisogna accertare i fatti e tenere sempre presente che incidenti di questo tipo purtroppo possono capitare nell'habitat naturale della fauna selvaticahttps://t.co/CUZobn9hAt— LNDC Animal Protection (@LNDC_NAZIONALE) April 6, 2023