Alto Adige, coprifuoco nei comuni in zona rossa: torna obbligo mascherine all'aperto

«Dobbiamo evitare un nuovo sovraccarico degli ospedali. Serve la solidarietà di tutti», ha affermato il segretario Svp Philipp Achammer

Lunedì 22 Novembre 2021
Alto Adige, coprifuoco nei comuni in zona rossa: torna obbligo mascherine all'aperto

In Alto Adige tornano le mascherine all'aperto, sui mezzi pubblici va indossata la Ffp2 e nei Comuni “rossi” i bar e ristoranti devono chiudere alle 18 e scatta il coprifuoco dalle 20 alle 5 del mattino. È quanto prevede un'ordinanza, che il governatore Arno Kompatscher firmerà nelle prossime ore.

Obiettivo dichiarato della stretta è quello di frenare il diffondersi della pandemia, che in Alto Adige sta riprendendo slancio, e garantire l'avvio della stagione sciistica dopo un intero inverno con gli impianti di risalita fermi. Intervenendo con rigore nelle zone più colpite dalla quarta ondata Bolzano spera di evitare provvedimenti ancora più restrittivi, come il lockdown austriaco, e una nuova battuta d'arresto per il commercio e il turismo in vista delle festività.

 

Alto Adige, torna l'incubo del coprifuoco 

L'Austria, finora spesso esempio positivo per la gestione della pandemia, è stata travolta in pieno dalla quarta ondata e da oggi è tornata in lockdown. L'incidenza settimanale a livello nazionale ormai è oltre 1.100, nel land Tirolo addirittura di 1.287. Va nettamente meglio al di qua del Brennero con un'incidenza di 407, ma come conferma l'esempio dell'Austria i numeri possono aumentare in modo esponenziale nel giro di pochi giorni. Preoccupa infatti la situazione in alcuni Comuni, come per esempio Rodegno, all'ingresso della val Pusteria, dove attualmente l'8,16% della popolazione risulta positiva. Per questo motivo la giunta provinciale ha deciso una stretta, che interesserà soprattutto i Comuni 'rossì, in tutto circa una ventina, dove la pandemia sta riprendendo a galoppare dopo la tregua estiva.

 

 

 

Priorità numero uno è quella di limitare il rischio di contagio. Scatta perciò la chiusura anticipata degli esercizi pubblici. Nei paesi il Gasthof (la trattoria) è l'amato punto di ritrovo per passare la serata tra un bicchiere di bianco e una partita di carte. «Dobbiamo evitare nuovamente il sovraccarico degli ospedali. Serve la solidarietà di tutti», ha affermato il segretario Svp Philipp Achammer, ribadendo la necessità di distinguere tra vaccinati e non. «Non si tratta di discriminare i non vaccinati, ma di consentire agli immunizzati delle libertà. Ciascuno deve assumersi la sua responsabilità». Achammer precisa anche che tutto va fatto per evitare un altro lockdown, ma che ormai nulla è più garantito. Tutti speravano che misure come il coprifuoco ormai fossero solo un lontano ricordo della fase pre-vaccino della pandemia​

 

Ultimo aggiornamento: 23:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA