Alluvione Emilia Romagna, aiuti modello Covid e appalti più veloci. Meloni rientra prima dal G7: oggi sarà a Forlì

Il premier rientra prima dal G7: «Me lo impone la coscienza». Martedì il Cdm: stop alle tasse. Salvini: «Non useremo il Pnrr»

Sabato 20 Maggio 2023 di Francesco Bechis
Emilia Romagna «bombardata» dalla pioggia: oltre 36mila sfollati, elicottero precipita nel Ravennate. Domani arriva Meloni

L’alluvione in Emilia Romagna fa chiudere con un giorno di anticipo il G7 di Giorgia Meloni. «La coscienza mi impone di tornare, non posso restare così lontano dall’Italia in un momento come questo» sospira in serata di fronte ai cronisti a Hiroshima. Vuole toccare con mano, la premier italiana, il dolore e l’affanno di migliaia di famiglie, artigiani, imprenditori rimasti senza un lavoro o una casa. Oggi intorno alle 12 l’aereo presidenziale atterrerà a Forlì, Meloni porterà dunque la sua solidarietà nelle zone colpite in un tour ancora da definire, meteo permettendo. Fatti e non solo parole, assicura la leader dell’esecutivo che al governatore Stefano Bonaccini e gli amministratori locali spiegherà le misure messe in campo per l’emergenza. 
 

 

GLI AIUTI

Nel Consiglio dei ministri convocato martedì - «prima non si poteva, serve una mappatura dei danni» dice Meloni dal G7 scacciando dubbi e polemiche - atterrerà un primo pacchetto di aiuti ai comuni colpiti.

Venti milioni di euro per gli interventi immediati, ma il Mef lavora a uno stanziamento fino a un miliardo di euro per tamponare i danni della catastrofe, anche se si tratta, per il momento, di cifre scritte a matita. Sarà garantita l’esenzione fiscale alle aree colpite: sul tavolo la sospensione dei termini in materia di adempimenti e versamenti tributari, e la previsione di una rateizzazione dei relativi pagamenti. 

Mentre per il sostegno alle aziende emiliano-romagnole il governo seguirà il modello Covid. Ovvero già nel Cdm di martedì renderà gratuita la garanzia del Fondo Centrale per le imprese che negli ultimi anni è servito ad assicurare la linea di credito alle pmi travolte dalla pandemia. L’ipotesi, illustrata ieri mattina dal ministro delle Imprese e il made in Italy Adolfo Urso al presidente di Confindustria Carlo Bonomi, è quella di aumentare la misura della garanzia fino al massimo consentito dalla normativa europea sugli aiuti di Stato. Allo studio in queste ore, invece, ristori per gli agricoltori e gli artigiani colpiti dall’esondazione. Un altro milione e mezzo dal ministero dei Trasporti per rimettere in sicurezza le strade dei piccoli comuni tagliati fuori dalle vie principali e senza elettricità. «Il governo si è subito mobilitato», assicura Meloni da Hiroshima dove ha incassato la solidarietà degli altri leader, da Biden a Macron e Zelensky. È un coro che va allargandosi, «siamo pronti ad aiutarvi» promette il premier ungherese Orban e da Roma perfino l’ambasciata russa esprime «profonda commozione» e augura «un rapido ritorno alla vita normale». «Le risorse si troveranno», dice dal Giappone la timoniera di Palazzo Chigi, «ora bisogna pregare che il disastro si fermi».

 

 

 

LA RICOSTRUZIONE

Oggi Meloni parlerà con i sindaci cui già da adesso promette «importanti allentamenti burocratici» per la ripartenza, ascolterà poi le voci di sfollati e sopravvissuti. E se il meteo dovrebbe concedere 48 ore di tregua, sulla ripartenza di medio e lungo periodo della Regione martoriata è ancora nebbia fitta. Una volta terminata la conta dei danni - «avremo una mappatura già in Cdm» garantisce il vicepremier Matteo Salvini da Bologna - sarà caccia ai fondi per la ricostruzione. Un aiuto arriverà dal Fondo di solidarietà dell’Ue che per il sisma del 2012 fece arrivare all’Emilia-Romagna mezzo miliardo di euro. Mentre per appalti e opere il governo intende estendere all’alluvione le procedure-sprint previste per la ricostruzione delle aree terremotate nel Centro-Italia e inserite nel recente decreto Ricostruzione. Non è un’opzione invece ricorrere ai fondi contro il dissesto del Pnrr - circa 2,5 miliardi di euro - ha ribadito ieri Salvini facendo eco al ministro Raffaele Fitto. Sipario giù: «Distrarre soldi già concordati rischia di farci perdere mesi», spiega il leader leghista in risposta all’appello della segretaria dem Elly Schlein. Si procede con cautela. Con il maltempo che incombe il pericolo non è scampato e anche per questo martedì il governo potrebbe allargare lo stato di emergenza ad alcune aree limitrofe in Toscana e nelle Marche.
 

Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 08:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA