Alessia Pifferi che lasciò morire la figlia di stenti, la sorella in aula con la foto della piccola: «Non ha mai chiesto scusa»

Lunedì 8 Maggio 2023
Alessia Pifferi che lasciò morire la figlia di stenti, la sorella in aula con la foto della piccola: «Non ha mai chiesto scusa»

In aula lo sguardo delle due sorelle non si incrocia mai. Una è Alessia Pifferila 37enne in carcere da fine luglio del 2022 per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, abbandonandola in casa per 6 giorni. L'altra è Viviana Pifferi, la zia della piccola Diana che, assieme alla nonna, ossia la madre della 37enne, sono parti civili nel processo contro l'imputata.

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Non ha mai chiesto scusa

Viviana Pifferi anche stamani in aula indossava una maglia con la foto della bimba. «Mia sorella non ha mai chiesto scusa - ha detto - nemmeno nelle lettere che ha inviato a me e a mia madre, e non le risponderò mai fino a che non chiederà almeno scusa, io sono contro mia sorella ed è la parte giusta, perché quella che è morta è mia nipote. Credo sia stato giusto da parte dei giudici non concederle la perizia» per stabilire la capacità dell'imputata di stare nel processo, perché «ha lasciato la piccola una settimana da sola, non è un raptus di cinque minuti» sottolinea la donna, parte civile nel processo.

In aula lo sguardo delle due sorelle non si incrocia mai, ma Alessia Pifferi le ha scritto più di una lettera ora che è dietro le sbarre del carcere di San Vittore. «Se volevo dirle qualcosa le avrei risposto, ma in quelle lettere non c'è nessun tipo di scuse e se non arrivano neanche quelle» continua il silenzio. 

 

La perizia psichiatrica

La difesa di Alessia Pifferi chiederà «una perizia psichiatrica» sulla capacità di intendere e di volere al momento dei fatti, ossia quando la donna lasciò per 6 giorni, tra il 14 e il 20 luglio 2022, la figlia Diana di meno di un anno e mezzo sola in casa. Bimba, poi, morta di stenti, disidratata. Lo ha precisato, parlando coi cronisti al termine dell'udienza di oggi, il legale Alessia Pontenani, dopo che la Corte d'Assise di Milano ha respinto oggi un'altra istanza di accertamento psichiatrico della difesa, ma relativa alla capacità di stare in giudizio, ossia di affrontare il processo, e non sull'eventuale vizio di mente al momento dell'omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, contestato dalla Procura.

Dall'unico «atto medico prodotto dalla difesa», ossia una relazione di una psichiatra del carcere di San Vittore, «non emerge alcun elemento - ha spiegato il presidente della Corte Ilio Mannucci Pacini - che possa far dubitare della piena capacità di Pifferi di partecipare al processo come evidentemente accaduto fino all'odierna udienza, senza che mai fosse stata prospettata tale incapacità». Nella relazione del novembre 2022 «l'unico elemento è un ipotetico e possibile deficit cognitivo che neanche se fosse accertato potrebbe costituire elemento atto ad escludere la capacità di stare nel processo» di Pifferi. I giudici hanno chiarito comunque la differenza con le valutazioni sulla capacità di intendere e volere. Un'istanza di questo genere potrà essere presentata dalla difesa più avanti. 

Capace di intendere

Non solo: nell'audio e nel video della sera 20 luglio 2022, a pochissime ore dal ritrovamento del cadavere della piccola Diana, durante l'interrogatorio appare «sempre lucida, capace di descrivere nel dettaglio da quando ha scoperto di essere incinta alla mattina del ritrovamento. Mai ha avuto deficit di carattere psicologico». La pubblica offre alla corte anche un terzo argomento: le chat telefoniche con più uomini, dove «anche da qui si evince che non è mai stata una persona con problematiche, ma ha vissuto in maniera chiara, ha fatto scelte di vita ben precise, non c'è nessun elemento per ipotizzare che possa aver agito in maniera non consapevole. Era consapevole del rischio ed è successo l'inevitabile». Parole condivise dalla parte civile. La prossima udienza è stata fissata per il 16 maggio quando le parti, in base alla riforma Cartabia, dovranno essere più precisi rispetto alla richiesta della lista teste. Il calendario offre già più date: 23 maggio, 5 e 27 giugno, 3 e 11 luglio prossimo.

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