Alessia e Giulia Pisanu travolte e uccise dal treno, "scagionato" il macchinista. «Il conducente ha frenato tempestivamente»

Si cercano di ricostruire gli attimi precedenti l'impatto in cui le due sorelle minorenni hanno perso la vita

Sabato 10 Settembre 2022
Alessia e Giulia Pisanu travolte e uccise dal treno, "scagionato il macchinista": «Nessuna irregolarità, il conducente ha frenato tempestivamente»

Un impatto devastante che in una manciata di secondi ha portato via la vita di due giovanissime sorelle Alessia e Giulia Pisanu, 17 e 15 anni. Travolte dal treno alle 7 di mattina il 31 luglio. Le ragazze che vivano a Castenaso, in provincia di Bologna, hanno perso così la vita: travolte da un treno alta velocità Frecciarossa che arrivava alla stazione di Riccione da Pescara e sarebbe stato diretto a Milano. Un treno che a Riccione non avrebbe dovuto fermarsi e che invece ha arrestato la propria corsa 700 metri dopo la stazione, dopo avere colpito violentemente le due ragazze.

I testimoni hanno riferito che le giovani avrebbero tentato di attraversare i binari barcollando, ma la Procura di Rimini sta indagando. 

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Alessia e Giulia Pisanu travolte da un treno: le indagini

I dati della scatola nera del treno Frecciarossa sono stati acquisiti dalla Polfer che ha aperto un fascicolo "modello 45" ossia un "atto non costituente notizia di reato" (quindi un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato né indagati) e da quanto emerge il Frecciarossa non avrebbe commesso nessuna irregolarità.  A quella stazione Perla Verde di Riccione il treno non doveva fermarsi e arrivava a una velocità consona per quel tratto di strada. Anzi, il convoglio, secondo quanto emerso dalle idagini, viaggiava a una velocità leggermente inferiore a quella consentita in quel tratto che oscilla tra i 180 e i 200 Km/h. Il treno è stato inoltre regolamente annunciato dagli altoparlanti in stazione sono da record inoltre, secondo i dati, i tempi di reazione del macchinista che nel vedere le due sorelle sui binari ha azionato immediatamente la frenata d'emergenza, che però non è bastata per salvare la vita alle due sorelle monirenni. 

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La scatola nera

Niente, insomma, avrebbe potuto evitare la drammatica fine di Giulia e Alessia Pisanu. Per ora la ricostruzione si ferma a quegli attimi precedenti l'impatto. Una notte in discoteca sulle colline, poi un passaggio chiesto a dei ragazzi che le avevano lasciate di fronte la stazione. Non stava bene la piu' grande, secondo quanto racconta l'automobilista che le ha lasciate al treno, l'ha vista a terra fuori dal locale in uno stato confusionale. Era stanca, gli aveva detto, perché aveva lavorato tutto il giorno. Arrivate in stazione non si sa cosa sia successo ma la barista ha raccontato agli inquirenti che quando le ha viste sui binari ha urlato loro di togliersi, avvertimento che non è servito a nulla. Alessia e Giulia Pisanu sono morte così, travolte da un treno dopo una serata in discoteca. 

 

L'associazione per i giovani fatta dal padre

Non si danno pace i familiari e proprio in questi giorni Vittorio Pisanu, il padre delle ragazze, ha annunciato  la volontà di costituire un’associazione per aiutare i giovani. «Ho tante idee nella testa, il mio obiettivo principale è quello di cercare di fare un po’ di bene ogni giorno per non sprecare il tempo che ci viene donato. Aiutare i ragazzi a crescere, sensibilizzarli nello stare lontano da certi ambienti. Perché la morte delle mie due figlie non risulti vana e perché non accada mai più».

Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA