Alberto Genovese, indagato per droga l'amico organizzatore dei mega party. Ma è volato a Bali

Venerdì 11 Dicembre 2020
Genovese: braccio destro indagato per droga, era l'organizzatore dei mega party

Daniele Leali, ritenuto il braccio destro di Alberto Genovese, l'imprenditore in cella per aver prima stordito con un mix di coca rosa e ketamina poi stuprato una 18enne ospite nel suo appartamento in centro a Milano dove era in corso una festa, risulta indagato dalla Procura milanese per detenzione di droga ai fini di spaccio.

Leali, che qualche giorno fa era stato ricoverato per un malore, al momento si trova a Bali ed è atteso in Italia per il 19 dicembre, sarebbe stato l'organizzatore dei mega party sulla 'terrazza sentimento'.

L'uomo è il terzo indagato nell'indagine coordinata dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro.

 «Sono tranquillo e sereno, pronto a chiarire la mia posizione» dice Leali da Bali. «Sono assolutamente convinto che i magistrati debbano fare il loro lavoro con serenità e se questo per loro significa inserirmi nel registro degli indagati va bene così», ha aggiunto.

 «Finirò questa settimana le mie attività lavorative, continuo a fare quello che faccio da oltre 20 anni, con tutte le problematiche relative a quello che sta accadendo in Italia. Il mio ritorno in Italia è previsto per il 19 dicembre, se ci fosse necessità di essere ascoltato prima potrei pensare di anticipare la partenza» conclude il braccio destro di Genovese.

Alberto Genovese, sui telefonini centinaia di foto e video dei suoi rapporti sessuali: «Girava tutto agli amici» 

Ieri, intanto, è emerso che nell'indagine, in cui sono in corso accertamenti pure su presunti giri di droga e prostituzione, è indagata anche l'ex fidanzata di Genovese, che sarebbe stata presente nel corso di alcuni presunti abusi sessuali. Una delle ragazze a verbale ha raccontato che il 10 ottobre, il giorno in cui la 18enne sarebbe stata stuprata, «c'era della droga» nel festino nell'attico di lusso dell'imprenditore e «ad un certo punto, c'erano due piatti a disposizione per tutti». E ha riferito che li portò «vicino al bar» proprio il 'braccio destrò.

«Smentisco quanto dichiarato da queste ragazze - aveva dichiarato il legale di Leali, l'avvocato Sabino Di Sibio -. Un conto è dire di aver portato sostanza da fuori a dentro l'abitazione, un'altra è essere presente all'interno e consumarla assieme agli altri, limitandosi eventualmente a passarla».

Nel frattempo, gli inquirenti avrebbero anche individuato la ragazza che ieri in una trasmissione su Rai2 ha parlato di un presunto tentativo di violenza che avrebbe subito da Genovese ad Ibiza. Sono diversi gli episodi di presunte violenze su cui indagano Procura e Squadra mobile. 

Ultimo aggiornamento: 16:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA