È stata uccisa a coltellate dal marito, che poi ha tentato il suicidio. È la storia terribile di Ada Rotini, 46 anni, originaria di Siracusa ma residente a Bronte, in provincia di Catania. Il responsabile dell'omicidio è il marito Filippo Asero, con cui era in corso la causa di divorzio e proprio oggi ci sarebbe stata l'udienza di separazione.
Lui scriveva «ti amo» su Facebook
Quarantasei anni, originaria di Siracusa. Faceva la badante nella provincia di Catania e il suo cuore era tutto per il suoi figli. Il maschio, Francesco, più grande 18 anni, la sorellina invece più piccola di 10. Ogni foto raccontava di loro e del loro bellissimo rapporto. Diversissimi invece i profili (tre diversi) di lui: tantissime foto con la moglie, quasi sempre abbracciati. «Ti amo», scriveva su Facebook fino a pochi giorni fa. Nei post social di Ada, invece, nessuna traccia del marito. Tutti elementi con cui avranno a che fare gli inquirenti
La condanna all'ergastolo poi revocata
Asero nel 2001 era stato arrestato da carabinieri di Randazzo per l'omicidio di Sergio Gardani, 32 anni, ucciso tre giorni prima in un agguato a Bronte, secondo l'accusa maturato nell'ambito di una lotta interna a un clan locale per il controllo delle estorsioni e del traffico di droga. Era stato condannato all'ergastolo nel 2003 in primo grado dalla Corte d'assise di Catania ma poi era stato poi assolto con formula piena per non avere commesso il fatto.