Marco Gasparin
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Marco Gasparin

“Nonostante tutto”: l'amore che inizia dalla fine

Mercoledì 10 Marzo 2021

“Cosa succederebbe se nell’universo esistesse una forza capace di rimettere in ordine, anche solo per un istante, ciò che era in disordine?” Se lo chiede Zeno nella sua tesi di dottorato in fisica quantistica, in cui indaga la possibilità di far tornare indietro il tempo. Perché quello di riavvolgere lo scorrere degli anni è stato per lui un pensiero costante, mosso dal desiderio di ritornare al giorno in cui ha conosciuto Ana. Un amore impossibile, perché le loro strade si separano dopo un’unica notte di passione, e sembrano non doversi più incrociare. Zeno, scapolo convinto, girerà il mondo come marinaio mentre prepara la sua tesi, e infine vestirà i panni di libraio; Ana, donna appassionata, carismatica e forte, si sposerà e avrà una figlia, diventerà il sindaco del suo paese per una vita, fino al momento di andare in pensione.



Si cercano per anni e quando si ritrovano sembra ormai troppo tardi: le direzioni prese dalle loro vite sembrano aver posto fra loro una distanza incolmabile. Ma i due non smetteranno mai di cercarsi, scriversi, telefonarsi, coltivando un amore platonico a distanza, fino a quando non ci saranno più “scuse” e quella forza che Zeno ipotizzava nella tesi farà tornare indietro le lancette dell’orologio al momento in cui si sono conosciuti e potranno vivere finalmente quell’amore a cui si sono sentiti destinati per tutta la vita.

La romantica – e divertente - storia d’amore è raccontata da Jordi Lafebre in “Nonostante tutto” (edito da Bao Publishing), nuovo fumetto dell’artista premiato l’anno scorso a Lucca per “Un’estate fa”, qui alla sua prima opera da autore unico. Il lieto fine è in realtà un “lieto inizio”, perché Lafebre racconta la sua storia al contrario, in venti capitoli che procedono da 20 a 1: si comincia dallo sguardo dei due protagonisti che dopo 37 anni passati a cercarsi e fuggirsi - ma senza mai smettere di pensarsi – si regalano un nuovo inizio, fino a risalire al momento in cui gli occhi di Ana e Zeno si sono incontrati per la prima volta, facendo scattare la scintilla dell’amore che segnerà le loro vite.

È un percorso che svela progressivamente le ragioni della separazione dei due protagonisti, dove siamo messi di fronte prima alle conseguenze e poco per volta scopriamo le scelte che le hanno generate. Ma troviamo anche i segnali della volontà di entrambi di mantenere e rinsaldare il legame che sentono l’uno verso l’altra, come il metaforico ponte che Ana con determinazione farà costruire fra le due lontane sponde del fiume che attraversa il paese, ancorato al suolo e sospeso al contempo. Un rompicapo di ingegneria, che trova uno spunto decisivo nel ponte dei Sospiri di Venezia, città dove è ambientato uno dei capitoli che vede Zeno nei panni del gondoliere.

 

(pubblicato sul Gazzettino del 10 marzo 2021)

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA