I luoghi: mai come in questo periodo sono diventati importanti i luoghi, vuoi perché vietati per timore di assembramenti pericolosi, vuoi perché concessi come spazi noti alla nostra consuetudine, dove eravamo abituati a sostare indifferenti al loro “racconto”. Perché è vero - come sostiene la filosofia di Prada - che l’abitudine , oggi indotta, di trascorrere molte ore in casa ha reso giustizia all’importanza del luogo che ci ospita. In questo senso bisogna leggere il messaggio di Prada comunicato con la sua sfilata di moda maschile A/I 2021-22, proposta in streaming , ci ha invitato a conoscere un uomo che una volta avremmo definito “normale” ( con la leggerezza con cui si usava questo termine di difficile individuazione reale). Qual è infatti la “norma” ? L’interrogativo acquista anche maggiore valenza in questo tempo di pandemia, di isolamento forzato, di costrizione al house-work (non so perché non si dica lavoro in casa!). Ed ecco che , attraversando “stanze” immaginarie, di volta in volta diverse, ora accese di luce e situazioni abbaglianti, ora più discrete, illuminate da un immaginario sole di fine giornata, l’uomo Prada si presenta senza esibizioni muscolari, non è macho, neanche un po’: è un uomo semplice che non ama esibirsi né esibire un look elaborato ma che esalta la fisicità reale con capi di vestiario che raccontano una vecchia maniera, quel modo di vestirsi che era un coprirsi con eleganza, indossare pull o giubbottini minuti su camicia colorata, utilizzare come cappotto un capo che non rifiuta il gioco dei colori ai quali Miuccia Prada ha dichiarato apertamente di affidarsi per riassumere l’eleganza maschile del prossimo inverno.
Ospiti di una platea immaginaria per le sfilate digitali di moda maschile che stanno concludendosi in questi giorni sugli schermi accesi sull’inverno 2021-22, seguiamo l’imporsi del colore ma soprattutto seguiamo attenti l’invito alla riflessione che è il motto di Eleventy . Marco Baldassarri la evoca per raccontare il suo look per l’uomo 2021-22: “capispalla reversibili, leggeri, sfoderati; le giacche sono camicie-over rispettose del gioco di colori e la maglieria segue la tecnica “senza cuciture”. Dettagli, particolari raffinati che rivelano la grande arte italiana del “fatto a mano”. E sul piccolo schermo che ci propone la moda maschile del prossimo freddo, si impone con una certa insistenza, oltre ai vari blu , il bianco, il riabilitato beige e il nuovissimo “rosa maschio”, un colore tra il mattone e il brique che qualcuno ha voluto precisare come “opposite” al rosa baby o al rosa-rosa tipicamente femminile.
Un collegamento fissato da Pitti in digitale per martedì 26 gennaio mattina , alle 10.30, ci proporrà il tema “Life in the woods” di Lardini che preannuncia per la prossima stagione fredda 2021-22, un look senza confini , senza riferimenti territoriali , “libero”.
Con Fendi, l’estro di Silvia Venturini coglie ogni dettaglio dalla nuova situazione imposta dal Covid19 e si adegua inventando un nuovo “ uomo senza esterni”, che indossa capi che sopportino giusto il freddo di una passeggiata presso casa e non di lunghe uscite o viaggi invernali. L’importante, il nocciolo di interpretazione di questa sfilata , è infatti alleggerire le mises, persino il cappotto che non è più cappotto ma si presenta solo con fodera e dettagli, pronto per un giro frettoloso in cerca d’aria mentre le ore del giorno - come indumento “da passeggio” - ritrovano il comfort della vestaglia d’antan tradotta in lunghe giacche su tute da casa importanti. L’idea geniale? Tornando a casa dopo un’uscita rispettosa del coprifuoco imposto da Covid19 , l’uomo firmato Fendi in cerca di relax non si toglierà le scarpe ma solo le suole della scarpa 2021-22 , ideata per liberare il piede lasciandolo con le calze imbottite, calde, da usare come ciabatte per camminare in casa. La moda è ben viva e continua spostandosi - quasi esclusivamente in digitale - tra Parigi e Milano , sul fronte femminile.
Ultimo aggiornamento: 12:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA