«Stop alle pubblicità sui marciapiedi». Le autorizzò la giunta Bitonci

Mercoledì 1 Luglio 2020 di Alberto Rodighiero
La pubblicità apparsa sui marciapiedi

PADOVA - Il Comune stoppa sul nascere le pubblicità sui marciapiedi. In questi giorni, un po' in tutti i quartieri, sui selciati e lungo marciapiedi, sono apparse delle pubblicità di una nota marca di antidolorifici. Un modo di fare promozione commerciale del tutto nuovo che ha molto colpito i padovani. In Comune sono arrivate molte segnalazioni indignate di cittadini che non si capacitano di come anche uno spazio pubblico per eccellenza come il marciapiede possa essere utilizzato da un privato per pubblicizzare questo o quel prodotto. «In tutta onestà, io non ero a conoscenza di questa iniziativa - spiega l'assessore al Commercio Antonio Bressa -. A quel che mi risulta, l'autorizzazione è stata concessa dai nostri uffici che hanno applicato il regolamento sulla pubblicità, votato dal consiglio comunale nel dicembre del 2014 quando al governo della città c'era l'amministrazione Bitonci».

LA CONCESSIONE
L'azienda in questione, per la concessione di 24 spazi sui marciapiedi da qui alla metà di luglio ha speso 1.800 euro. «Per carità, si tratta di un'operazione assolutamente legittima - dice ancora Bressa -. Detto questo, però, non posso nascondere le mie perplessità su questo modo di utilizzare degli spazi pubblici. Siamo intenzionati a modificare il regolamento sulla pubblicità escludendo la possibilità di utilizzare i marciapiedi a questo scopo».
A dare il via libera a questo tipo di pubblicità è stata, appunto, una delibera presentata da Bitonci il 18 dicembre 2014 e approvata dal parlamentino di palazzo Moroni. «Tenuto conto dell'evoluzione delle modalità di effettuazione della pubblicità - si propone di consentire, a terra, le proiezioni luminose o le scritte realizzate con materiali/sostanze biodegradabili si legge nel dispositivo -. Tali segni orizzontali reclamistici saranno anche ammessi all'interno delle aree pedonali o su marciapiede pubblico per periodi non superiori a tre mesi, sempre che siano rispettate le condizioni di sicurezza per l'utente della strada e che alla fine del periodo concesso venga perfettamente ripristinato il suolo pubblico e previo versamento cauzionale».

LA POLEMICA
In attesa dell'eliminazione di questa norma, continua a dividere la politica padovana il grande arcobaleno che, proprio il Comune, ha disegnato sul marciapiede del ponte di corso Del Popolo. «Nell'ambito delle iniziative organizzate dal Comune con tutte le associazioni Lgbtqia della città in questo giugno, è stata dipinta la bandiera del Pride sul marciapiede di corso del Popolo, luogo di grande passaggio di pendolari e cittadini - ha annunciato l'amministrazione Giordani -.

Sono state utilizzate vernici apposite non invadenti che si cancelleranno con il tempo e con la pioggia. L'intento è quello di celebrare il Pride in quest'anno in cui purtroppo non lo potremo celebrare per le nostre strade». L'intervento è costato circa 3 mila euro e non è per nulla piaciuto al centrodestra. Fratelli d'Italia, per esempio, ha organizzato una manifestazione con tanto di bandiere tricolori per protestare contro un'iniziativa considerata divisiva.

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