Coronavirus, Brasilia dichiara lo stato di calamità: «Collasso del sistema sanitario locale»

Lunedì 29 Giugno 2020
Coronavirus, Brasilia dichiara lo stato di calamità: «Collasso del sistema sanitario locale»

Per il coronavirus, la città di Brasilia ha dichiara lo stato di calamità. In Brasile, il governo della capitale Brasilia ha decretato oggi lo stato di calamità pubblica di fronte all'aggravarsi della crisi dovuta alla pandemia di Covid-19, che, secondo il sindacato dei medici, ha provocato il collasso del sistema sanitario locale. Il decreto, firmato dal governatore Ibanes Rocha, consente di destinare tutte le risorse necessarie per affrontare la pandemia che ha causato la morte di 548 pazienti nel Distretto Federale che comprende la capitale, 11 avvenute questa domenica, riporta oggi la radio Cbn.

LEGGI ANCHE --> Virus, frena in Brasile ma avanza in Perù e Cile. Usa, tornano le chiusure

Secondo quanto riferito, non ci sono più maschere per ossigeno per i pazienti ricoverati nell'ospedale da campo installato nello stadio Mané Garrincha. La capitale federale brasiliana, con 3 milioni di abitanti, ha registrato 2.139 infetti in 24 ore, portando il numero totale di contagi sul suo territorio a 44.950, secondo quanto riferito dal ministero della Salute domenica. Secondo le autorità, il 60% dei letti di terapia intensiva negli ospedali pubblici sono occupati e l'88% nei centri medici privati. Il presidente del Sindacato dei medici del Distretto federale, Gutemberg Fialho, ha dichiarato che «la situazione è fuori controllo».

«Ci sono problemi nel trasferire i pazienti negli ospedali con sale di terapia intensiva, i decessi si moltiplicheranno se il governo non studierà la possibilità di dichiarare un lockdown», ha dichiarato. A Brasilia, come a San Paolo e Rio de Janeiro, è stata avviata la graduale revoca della quarantena nonostante il fatto che la pandemia non abbia ancora raggiunto il picco in Brasile, dove finora sono stati confermati 1.344.143 contagi di coronavirus e 57.622 morti.
 

 

Ultimo aggiornamento: 19:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA