L'associazione delle vittime di abusi di preti pedofili denuncia il tentativo da parte di cinque senatori di legittimare la pedofilia «equiparandola in modo ignorante a un orientamento sessuale» nell’emendamento di Commissione relativo al Ddl 1052, relativo alla legge contro l’omofobia. Secondo la Rete l'Abuso i Senatori Giovanardi, D’Ascola, Torrisi, Bianconi, Chiavaroli hanno firmato una proposta «indecente» che è stata poi rimossa.
La Rete l'Abuso spiega che la parola pedofilia è di per se indicativa di una fascia di età non equiparabile ad un orientamento sessuale, in quanto si parla di minori che vanno dall’età prepubere a un massimo di 14 anni, età che per lo Stato italiano è indicativa di individui che non hanno la maturità e la consapevolezza per poter esercitare tale scelta.
«La stessa definizione di orientamento sessuale; eterosessuale, bisessuale, omosessuale ecc. è una scelta matura dell’individuo e non un subire passivamente e senza alcuna consapevolezza (come nel caso dei minori) quella che di fatto diventa una violenza, in quanto scelta del solo adulto che il minore è invece costretto a subire».
Nella discussione in Senato fortunatamente la proposta è stata poi rimossa, ma quanto accaduto, a detta delle vittime,« è un fatto gravissimo che avrebbe potuto portare a una sorta di legalizzazione della pedofilia».
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