Chiude la pizzeria Galliano: «Il lavoro da casa ci ha ammazzato». Stupore tra i clienti

Lunedì 29 Giugno 2020 di Paolo Calia
La pizzeria Galliano chiude
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TREVISO - Anche la pizzeria Galliano di viale Montegrappa si ferma. Il titolare Marco Carlot, che gestisce il locale dal 2004, ha deciso che può bastare così: troppi problemi, troppi costi, poco lavoro, mille magagne. La ripresa del dopo Covid è stata avvilente: lo smartworking, il lavoro da casa, ha cancellato da un giorno all'altro la clientela del pranzo, quella che si fermava per prendere un caffè, i clienti estemporanei: «Per noi rappresentavano una fetta importante di lavoro - ammette Carlot - ma non è solo questo: le spese e le tasse sono sempre di più. Poi il Covid ha contribuito a peggiorare una situazione che non era buona già da qualche anno». Ieri è stato l'ultimo giorno di lavoro, da oggi la pizzeria resta chiusa tra lo stupore dei clienti più stretti. In pochi sapevano cosa stava maturando, anche tra i residenti che da sempre comprano le pizze per consumarle a casa. A qualcuno era stato confidato che la situazione non era delle migliori, ma nessuno ipotizzava una scelta così repentina.

  LA VICENDA Negli ultimi anni, anche grazie alla qualità delle pizze e della cucina, Galliano era riuscito a farsi un nome in città. Inoltre la sua posizione è - o meglio, era - strategica: a metà strada tra il tribunale e gli uffici dell'Appiani, più gli studi legali alla fine del viale. Una zona ricca di potenziali clienti tra avvocati, dipendenti della questura, della Guardia di Finanza, impiegati. E infatti la pizzeria ha lavorato bene per molto tempo, fino a quando la pandemia non ha fatto crollare tutto. «La pandemia ha decisamente accelerato un processo difficile già in corso - continua il titolare - i costi, tra gestione e tasse, sono aumentate nel corso degli anni. Poi abbiamo avuto la quarantena e la ripresa si sta rivelando molto complicata. Si vede pochissima gente. Lo smartworking ci ha portato via i clienti del pranzo, in quella fascia oraria ormai lavoriamo pochissimo. Ma non c'è nemmeno più gente che viene a prendere il caffè o, per cambiare campo, si ferma a fare benzina».

 LA DECISIONE Messe assieme tutte queste cose, la decisione è arrivata da sola: «Inutile continuare per soffrire così.
Già la situazione era complicata prima, adesso lo sta diventando ancora di più. Abbiamo quindi deciso di fermarci. Chiudiamo, oggi (ieri ndr) è l'ultimo giorno. Andare avanti così ha poco senso».
Ultimo aggiornamento: 10:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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