Una lite per il colore dell'ombrellone fa emergere 37 anni di umiliazioni e tormenti

Domenica 28 Giugno 2020
Una lite per il colore dell'ombrellone fa emergere 37 anni di umiliazioni e tormenti
PORDENONE Una lite furibonda tra due coniugi romeni, scoppiata per il colore dell'ombrellone appena acquistato, ha fatto emergere 37 anni di umiliazioni e tormenti. Nel giro di un'ora la moglie ha denunciato maltrattamenti e vessazioni che sarebbero cominciati dal 1983, poi ha ritrattato. Lo stesso ha fatto il figlio 35enne che giovedì pomeriggio, difendenso la madre, ha avuto una colluttazione con il genitore di 61 anni, che al culmine della lite ha afferrato un coltello gridando «ammazzo tutti». L'uomo è stato arrestato dalla Squadra Volante per maltrattamenti in famiglia, minacce aggravate e lesioni aggravate. Dopo due notti in carcere a Udine, ieri è stato liberato dal gip Rodolfo Piccin, ma non potrà tornare a casa perchè è stato sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla moglie. L'arresto è stato convalidato solo per il reato di lesioni. L'uomo, come precisa l'avvocato Alessandro Magaraci, ha reso spontanee dichiarazioni precisando che non voleva «colpire e far del male a nessuno».

LA DISCUSSIONE
Il 61enne ha acquistato un ombrellone blu. La moglie, che avrebbe voluto condividere l'acquisto, si è lamentata. Lo desiderava bianco e quando ha insistito per avere lo scontrino per andare a cambiarlo, in casa è scoppiato il finimondo. È stata aggredita verbalmente e colpita con un pugno. La figlia ha tentato di dividerli poi, attirato dalle urla, è arrivato il figlio 35enne che ha soccorso la madre. Padre e figlio si sono azzuffati fino ad andare a sbattere contro uno specchio che è andato in frantumi. Il 61enne ha minacciato tutti: «Prendo un coltello e vi ammazzo». È andato in cucina e si è ripresentato brandendo un coltello. Figli e madre sono scappati, nascondendosi in un androne vicino a casa, dove hanno aspettato l'arrivo dei poliziotti.

IL MARITO VIOLENTO
Erano circa le 16.10, quando una pattuglia della Volante è stata inviata nel quartiere di San Gregorio. Il figlio aveva un braccio tagliuzzato, si era ferito con le schegge dello specchio. Ha raccontato di aver colpito il padre in faccia per impedirgli di far del male alla madre. L'uomo era rimasto in casa. Aveva un livido sopra l'occhio, ha confermato la lite, ma ha negato di aver colpito i familiari e di aver avuto l'intenzione di usare il coltello. Tutta la famiglia è stata portata in Questura. 

LA DENUNCIA
La moglie ha raccontato una vita di maltrattamenti. Avrebbe subito assieme ai figli le violenze del marito sin dal 1983. Una denuncia dettagliata, così come quella del figlio, che è stata però ritirata nel giro di un'ora, quando ha scoperto che il marito era finito in carcere. Si trattava infatti di un Codice rosso e il pm Maria Grazia Zaina ha tutelato la vittima. Il Gip non ha convalidato l'arresto per i maltrattamenti perchè è avvenuto prima che i parenti sporgessero denuncia e perchè contemplava un unico episodio documentato. La donna - 2 giorni di prognosi - è stata però ferita in un contesto di violenze familiari, circostanza che ha fatto scattare la misura cautelare per il marito.
C.A.
Ultimo aggiornamento: 16:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci