Editoria, in Veneto dimezzati i titoli, -60% di fatturato: le idee per il rilancio

Venerdì 26 Giugno 2020
foto di repertorio
Gli editori veneti hanno dimezzato il numero di titoli in uscita previsti per il 2020, stimando un danno di fatturato in media intorno al 60%, a causa della chiusura delle librerie e della grande distribuzione, non compensato dalla vendita negli store online, e quasi tutte le imprese hanno fatto ricorso alla cassa integrazione. Il dato emerge da un'indagine condotta tra gli aderenti dell'Associazione editori veneti, che riunisce le piccole e media imprese editoriali della regione.

Tra le cause principali individuate dagli editori vi sono la chiusura delle librerie e dei luoghi di cultura, la criticità nei rapporti con i distributori, la mancata partecipazione a fiere e saloni, l'impossibilità di organizzare eventi e presentazioni e la cancellazione di qualsiasi tipo di attività culturale.

Tra le iniziative per il rilancio del settore - informa una nota dell'Aev - in collaborazione con la Regione Veneto, è prevista per metà novembre l'organizzazione del primo «Focus sullo stato dell'Editoria Veneta», con l'obiettivo di creare un dialogo tra gli editori e gli operatori della filiera del libro.
La Regione ha accolto inoltre la proposta dell'Associazione di promuovere la nascita di un Centro Studi sull'Editoria Veneta, al quale affidare analisi, censimenti, raccolte dati, ricerche di mercato. Altri obiettivi saranno l'adesione al Progetto Reti di Impresa promosso da Regione e Confindustria Veneto, finalizzato a ridurre le debolezze, attraverso accordi con altre aziende venete e nazionali di maggiori dimensioni e cogliere le opportunità di percorsi per intercettare i finanziamenti europei Por-Fesr, spesso preclusi alle singole aziende editoriali a causa della loro piccola dimensione.
Ultimo aggiornamento: 19:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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