Zaia: «Appello ai giovani, c'è rischio che vi ammaliate». «La zanzara non trasmette il virus. Cani e gatti lo prendono, ma non infettano l'uomo» Video

Giovedì 25 Giugno 2020 di Raffaella Ianuale
Zaia: «Appello ai giovani, c'è rischio che vi ammaliate». «La zanzara non trasmette il virus. Cani e gatti lo prendono, ma non infettano l'uomo»
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Luca Zaia in diretta oggi, giovedì 25 giugno 2020, per fare il punto sul contagio e le vittime da Coronavirus in Veneto e le novità sulle disposizioni della Regione. La conferenza stampa è come sempre nella sede della Protezione Civile di Marghera.
Oggi ospiti gli esperti dell'Istituto di Zooprofilassi che hanno ribadito, quanto già detto dal governatore, di non abbassare la guardia. Inoltre hanno spiegato come il virus passa dagli animali all'uomo, precisando anche che non sembrano esserci evidenze che le zanzare siano in grado di diffondere il contagio. Così come i gatti e i cani, in alcuni casi, vengono infettati dal Covid, ma poi non lo trasmettono alle persone.

Zaia in diretta: cosa ha detto oggi


Covid Veneto. Contagio e vittime oggi

Superati i 900mila tamponi per l'esattezza 907.633, 19.257 positivi (+4), in isolamento 727 (-14), ricoverati 192 (-24), 11 in terapia intensiva (un solo Covid), 2006 morti (+2), dei quali 1426 in ospedale,  3.577 dimessi (+25), 89 i nati. BOLLETTINO DI OGGI: aggiornamento casi  e ricoveri


Allerta vacanze
«Andate in vacanza e al mare, ma evitate le spiagge più frequentate - dice il presidente Luca Zaia - il coronavirus c'è ancora, non vorrei passasse l'idea che il pericolo è passato. L'appello ai giovani, piccole misure perché c'è il rischio che vi ammaliate, c'è rischio che il Covid vi crei guai e, ancora peggio, che andiate a portare il virus a qualche bimbo immunodepresso o ad anziani malati che non possono permettersi di avere il virus.
Il nostro staff è oggi in assetto, pronto per una reinfezione. Ho il terrore di chiudere la conferenza quotidiana, non vorrei passasse il messaggio che il pericolo è finito: avviso i veneti che la nostra squadra è schierata in assetto di guerra, abbiamo pronte altre ordinanze».


Confronto con la Lombardia
Il governatore del Veneto Luca Zaia ha riassunto cosa successo in Veneto con il contagio, e le differenze con la Lombardia, rispondendo alla domanda fatta da un giornalista giapponese presente alla conferenza stampa di oggi. «Il Veneto ha scelto di dedicare 10 ospedali al Coronavirus, abbiamo avuto notizia dei primi due contagiati il 21 febbraio, dopo il primo morto si è riunita la task force a Padova. È stato lì che ho chiesto si chiudesse l'ospedale nel quale si trovavano i due pazienti Covid, in assenza di informazioni, di mettere le tende riscaldate della Protezione Civile fuori da tutti gli ospedali del Veneto e di fare il tampone a tutti i cittadini di Vò Euganeo. È stata una decisione di sanità pubblica, facendo contro legge i tamponi a tutti, scoprendo così 66 asintomatici oltre ai due sintomatici che avevamo: isolare loro ha permesso di non creare una bomba esplosiva in Vò».

Il caso Meloni
«Fratelli d'Italia ha votato l'autonomia in Veneto, per cui non ci sono mai stati problemi - spiega Zaia sulla vicenda che sta coinvolgendo il governatore leghista e la leader di Fratelli d'Italia -  Mi spiace che Giorgia Meloni stia dando una lettura distorta del dibattito. È ragionevole e legittimo che il governatore del Veneto ponga la questione dell'autonomia, ma non perché sia un mio pallino ma perché l'hanno votata oltre 2 milioni e mezzo di veneti. I veneti hanno bisogno di tranquillità e la tranquillità gliela dai se ti impegni sull'autonomia. Io sono sempre stato lineare, se poi è lesa maestà porre la questione sull'autonomia vabbè, allargo le braccia. Però non accetto che contrappongano l'autonomia al tricolore, l'autonomia è prevista dalla costituzione».
«Ho sempre preso i voti personalmente e non sono quindi contro il presidenzialismo - prosegue - È legittimo che Fratelli d'Italia e Forza Italia pongano al tavolo nazionale la questione del presidenzialismo. Ognuno, nel dibattito, dice quello che pensa. Ma con me si parla di Autonomia. Invito quindi tutti a fare un passo a lato e guardare in faccia la realtà».

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Mascherina a scuola
«Sul coronavirus, il mondo della scienza non è ancora d'accordo, è legittimo che abbiano interpretazioni diverse, e di certo noi non possiamo buttare una monetina in aria per dire chi ha ragione: mettetevi nei panni di un'Amministrazione che deve fare un piano di sanità pubblica - prosegue Zaia -  Per questo, lancio una sfida al mondo scientifico: chiedo che, quando dichiarano qualcosa, ci dicano anche cosa bisogna fare. Mi piacerebbe  sentire l'opinione sulle mascherine in aula a scuola, ma schierarsi oggi è difficile, come lo è stato il 3 febbraio di fronte alla decisione di mandare in isolamento fiduciario le persone provenienti dalle zone infette della Cina. Quando presenteremo il nuovo piano di sanità pubblica, lo faremo pubblicamente e poi chiederemo al mondo scientifico di esprimere le proprie osservazioni».

Trasporto pubblico
«L'ordinanza è già stata scritta, la diffonderò nei prossimi giorni, ci stiamo ancora lavorando».

Coronavirus e animali
Presenti durante il punto stampa la dottoressa Antonia Ricci e il dottor Calogero Terregino dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Venezie (IZSVe) ha sequenziato l'intero genoma del virus Sars-CoV-2 responsabile dei casi di Covid-19 in Veneto. «Noi ci occupiamo delle zoonosi - dice Antonia Ricci - che sono le malattie che dagli animali trasmettono all'uomo. E' importante l'interfaccia tra mondo animale e uomini. Ogni malattia infettiva dipende dall'ospite, dal patogeno e dall'ambiente e questi tre elementi davvero influenzano il virus. Ora il virus è sempre lo stesso, ma con l'isolamento abbiamo cambiato l'ambiente. Tutte le persone ammalate sono isolate, quindi è diminuita la carica virale. Stiamo anche facendo uno studio che sta dimostrando che le zanzare non sono in grado di trasportare il virus. Però attenzione, non ci sono evidenze scientifiche che il virus sia cambiato, quindi ha ragione il presidente Zaia quando dice che non bisogna abbassare la guardia».
«In mancanza di evidenze scientifiche - dice Calogero Terregino - che dimostrino che il virus si è attenuato riteniamo di mantenere le limitazioni, bloccando i malati gravi e isolando il virus, possiamo in questo modo tutelare le persone e favorire l'evoluzione positiva che rende il coronavirus meno pericoloso creando un maggior equilibrio tra ospite e virus. Stiamo studiando anche come si comporta con gli animali, ci sono casi di cani e gatti contagiati, ma sono vittime e non trasmettono il virus all'uomo».
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Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 08:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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