Un anno fa l'assegnazione dei Giochi, Ghedina: che emozione

Martedì 23 Giugno 2020 di Marco Dibona
Un anno fa l'ufficializzazione dell'assegnazione dei Giochi invernali 2026 a Cortina: ecco la festa di quel giorno
Il tripudio, in piazza Angelo Dibona, sulle immagini da Losanna, dell’assegnazione all’Italia dei Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026, alla candidatura delle città di Milano e Cortina. E’ trascorso un anno da quel giorno e il sindaco ampezzano Gianpietro Ghedina lo rivive con intensità: «Rivedere quelle immagini suscita una grande emozione, che deriva dalla consapevolezza del lavoro fatto e dall’orgoglio di aver riportato le Olimpiadi a Cortina, per il 2026, a settant’anni dai nostri Giochi del 1956». Che cosa avete fatto in quest’anno, trascorso dall’assegnazione? «E’ stato un anno di lavoro, per cominciare a organizzare i Giochi, ma bisogna sottolineare la particolarità degli ultimi quattro mesi. Usciamo provati dall'isolamento Covid-19, ma possiamo dire che la macchina organizzativa non si è mai fermata. E’ stato fondamentale il varo della legge Olimpica, approvata da tutti gli schieramenti in Parlamento, con un consenso trasversale, a riconoscere il valore dello sport, come fattore di sviluppo di tutta l’area montana interessata, lombarda e veneta, oltre alle province autonome coinvolte». Come vi accingete a lavorare adesso, in questa fase di uscita dall’emergenza sanitaria? «Il ministro Vincenzo Spadafora ha cercato una figura di riferimento, negli enti principali coinvolti nell’organizzazione dei Giochi 2026: i due comuni di Milano e Cortina hanno designato i rispettivi sindaci e così le due regioni Lombardia e Veneto hanno indicato i presidenti. Assieme costituiamo il consiglio di indirizzo. C’è poi la Fondazione, che segue le linee guida indicate nel dossier della candidatura. Noi di Cortina siamo rappresentati da Sandro Bernardi, che ci tiene costantemente informati. C’è poi una componente operativa, che prosegue le riunioni, per occuparsi prevalentemente degli interventi sui territori: per Cortina c’è il vicesindaco Luigi Alverà». Quali sono, nel concreto, gli interventi prioritari? «Per quando riguarda Cortina l’attività principale è lo studio, la progettazione, nella sostenibilità, della rinnovata pista per bob, slittino e skeleton. Devo sottolineare che in tutte le fasi non è mai mancato il sostegno della Regione Veneto, con una importante collaborazione. Il presidente Luca Zaia è il nostro principale interlocutore, in questa partita delle Olimpiadi invernali, da prima dell’assegnazione, un anno fa. Assieme a lui siamo certi che i Giochi debbano essere innanzi tutto una occasione di rilancio della visibilità della nostra montagna. Nel contempo devono essere strumento per dotarsi di servizi, per ammodernarsi». Magari senza i ritardi dei Mondiali di sci alpino? «Noi speriamo che quei ritardi, vissuti per i Mondiali, non debbano ripetersi per le Olimpiadi. Parlo soprattutto della viabilità, delle varianti Anas alla statale di Alemagna. Speriamo che l’esperienza negativa dei Mondiali possa essere superata, magari con il “Modello Genova” tanto propagandato»
Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 15:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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