Coronavirus Veneto, il prof Palù: «È ora di smetterla con questa storia dei tamponi»

Domenica 21 Giugno 2020 di Alda Vanzan
Coronavirus Veneto, il prof Palù: «È ora di smetterla con questa storia dei tamponi»
5

Cita Paracelso, il medico svizzero vissuto a cavallo tra il XV e il XVI secolo: Omnia venenum sunt: nec sine veneno quicquam existit. Dosis sola facit, ut venenum non fit. Tutto è veleno e nulla esiste senza veleno, solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto.

Giorgio Palù, past president della Società europea di virologia, professore emerito di Microbiologia dell'Università di Padova, professore di neuroscienze a Philadelphia, non sopporta più i discorsi sui tamponi né «le cassandre» che predicono 10 milioni di infetti e 150mila ricoverati in rianimazione. E non c'è neanche bisogno di chiedergli se condivide l'opinione secondo cui questo coronavirus che ha messo in ginocchio il mondo si è indebolito: «Ormai sono dati pubblici, concordati tra virologi veri: il virus, parola latina che significa veleno, non ha perso virulenza, ma è meno presente, si diffonde meno e quindi contagia di meno e causa forme più lievi di malattia. Insomma, fa meno bua».

Questo non significa che il virus non ci sia o sia innocuo: «Non possiamo dire che il veleno abbia perso la capacità di avvelenare, ma, come ha detto il professor Alberto Zangrillo, è cambiata la manifestazione clinica». E cioè non solo la curva sta scendendo, ma non ci sono neanche più casi gravi tali da comportare ricoveri in terapia intensiva. La prospettiva, ricorda il professor Palù, arriva dalla storia: «Ogni epidemia, come inizia, finisce». E com'è che potrà finire?
 



Palù, tra i più illustri virologi italiani, dice che l'epidemia si sta spegnendo e vien da chiedersi che tipo di casi siano quei pochi positivi che vengono riscontrati: «Hanno una bassissima carica virale». E qui torna in ballo Paracelso: il veleno c'è ancora, ma è meno velenoso, «fa meno bua». Il Covid-19, come è avvenuto per tutti i virus, è arrivato attualmente in una fase in cui la possibilità di essere contagioso è scarsa. Certo, sottolinea l'illustre esperto, molto dipende anche dall'estate, dalle temperature che si stanno alzando.

E Pechino, allora? Pechino, risponde il professor Palù, è una metropoli di 20 milioni, è alla nostra stessa latitudine, ma non è dato a sapere chi abbia (ri)portato lì il virus. Una cosa, però, è certa: «Le epidemie, i virus, hanno un solo modo di estinguersi: o non trovando nessuno da contagiare o trovando uomini protetti». Precedenti ce ne sono - ricorda l'esperto: il vaiolo, la polio 2. Sul fronte animale, la peste bovina: «Estinta perché tutti i bovini sono stati vaccinati». Per gli uomini, l'obiettivo è l'immunità di gregge, ma bisogna raggiungere percentuali alte. Per il Covid-19, la soglia da superare è il 70% a livello globale. E sempre volendo fare dei raffronti, va ricordato che la Sars aveva una mortalità del 10% mentre quella del Covid-19 è al 14% in Italia, al 5% negli Usa, al 2% in Corea.

Si può essere ottimisti? «La situazione è chiara - riassume il professor Palù - Tutte le epidemie si spengono, questa in corso si sta spegnendo, la dose virale è molto bassa, il virus muore o ammazzando l'ospite o trovando una popolazione totalmente protetta con l'immunità di gregge che impedisce la trasmissione». In sintesi: «È ora di smetterla con questa storia dei tamponi, i tamponi non sono né terapeutici né prevengono l'infezione da coronavirus e ora sono positivi 1 su 20mila casi e quindi hanno anche poco valore diagnostico ed epidemiologico in assenza di focolai». Ma in autunno come andrà? «Non lo sappiamo, ma è prevedibile che possa ripresentarsi».

 

Coronavirus, il virologo Crisanti: "Covid si sta spegnendo? Sono solo chiacchiere"

Il coronavirus non si sta "spegnendo".

A dirlo è il professor Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di microbiologia e virologia di Padova, che di fatto stronca, sul Corriere Veneto, l'indagine sui risultati dei tamponi realizzata dalla Regione e presentata ieri dal collega Roberto Rigoli, coordinatore delle microbiologie del Veneto.

Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 08:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci