Gavazzi: gli stranieri restano tre e nessuna italiana di Top 12 in Challenge Cup

Martedì 16 Giugno 2020 di Ivan Malfatto
Il presidente federale Alfredo Gavazzi, a destra, con il patron della FemiCz Rugby Rovigo Francesco Zambelli e il figlio Antonio

ROVIGO  - «Oggi o domani risponderò alla lettera dove Rovigo chiede alla Federazione italiana rugby di riconsiderate la regola sulla riduzione degli stranieri. Ieri invece ho inviato quella in cui l’Eprc comunica che la prossima stagione nessuna squadra italiana del Top 12 disputerà la Challenge Cup».
Una dichiarazione e una rivelazione da parte di Alfredo Gavazzi su due temi caldi in casa FemiCz Rugby Rovigo. Il presidente della Fir non anticipa quale sarà la risposta alla società rossoblù (e al Valorugby, che ha inviato una lettera simile), ma probabilmente sarà negativa. «Ho riunito il comitato direttivo e la Fir non tornerà sui propri passi, per rispetto del consiglio federale» dice Gavazzi. Resterà perciò in vigore quanto scritto nella circolare informativa emessa il 10 giugno: riduzione da 4 a 3 dei permessi di soggiorno per gli extracomunitati e dei giocatori stranieri in lista nelle partite di Top 12. Anche perché, afferma il massimo dirigente, Rovigo sapeva del cambio di regole, come tutti gli altri. Se ha scelto lo stesso di fare il mercato prendendo 4 sudafricani, invece di 3, è solo una sua responsabilità.

SONO SICURO AL 100%
«Sono sicuro al 100% di avere parlato dell’orientamento della Fir alla riduzione degli stranieri nella riunione con le società di Top 12 in aprile, dove c’era anche Rovigo - spiega Gavazzi - È una decisione del consiglio federale, non mia. Presa per ridurre i costi nella situazione di crisi determinata dal Covid-19. In quella riunione tutte le società piangevano miseria e, avevano problemi economici, qualcuna temeva di non riuscire ad iscriversi al prossimo campionato. Così la decisione è stata presa per aiutarle».
Per Gavazzi perciò nessun cambio di regole «in corso d’opera», come dichiarato dal presidente Francesco Zambelli. «Lo sarebbe stato - continua - se avessimo deciso a campionato iniziato, così siamo in piena regola». Respinge anche le illazioni dell’ambiente rossoblù su Calvisano che sapeva della regola rispetto a Rovigo, per questo ha preso solo due stranieri: «Non è vero. Già quest’anno Calvisano aveva uno straniero in meno, tre invece di quattro».
Sul fronte della Challenge Cup, italiane del Top 12 escluse. Ma in questo caso la decisione non è della Fir. «Noi avevamo dato la disponibilità a iscrivere anche due squadre, ma vista la stagione particolare l’Eprc vuole disputare la Challenge senza italiane». Così Rovigo e Calvisano, le due candidate, non andranno in Europa.
 

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