Batterio killer a Verona, neonata morta e altri 12 contagiati: ospedale chiude il punto nascite

Lunedì 15 Giugno 2020
Batterio killer a Verona, neonata morta e altri 12 contagiati: ospedale chiude il punto nascite

Un batterio killer misterioso che colpisce il cervello e che sta costringendo i responsabili sanitari dell'ospedale della Donna e del Bambino di Verona. Tutto è iniziato dopo il caso di una bambina nata prematura ad aprile dello scorso anno nel reparto di ostetricia di Borgo Trento e poi morta a novembre all'ospedale Gaslini di Genova per un'infezione da batterio che le aveva colpito il cervello.

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Il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, Francesco Cobello, ha annunciato così di avere deciso la chiusura del punto nascite, e di trasferire la Terapia Intensiva neonatale e la Terapia intensiva pediatrica in altri reparti. La perizia - come ha rivelato oggi il quotidiano L'Arena - ha accertato che la piccola è stata uccisa dal citrobacter, infezione contratta nel reparto di ostetricia veronese. «Ho preso questo provvedimento - ha detto Cobello - per la contemporaneità di casi in modo da evitare qualsiasi rischio di contaminazioni e per procedere ad un nuovo intervento di sanificazione per bonificare la struttura. I casi positivi registrati da noi sono una dozzina, ma solo un neonato risulta colpito dall'infezione. Il Coronavirus insegna che è opportuno e necessario prevenire qualsiasi pericolo, per questo anche i parti non avverranno da noi ma saranno dirottati in altre strutture ostetriche del territorio» ha concluso.

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